La riscossa dei madrileni

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L’appartenenza ad un territorio, il sentir scorrere nelle proprie vene la tradizione, gli usi, i gusti, le radici e le ragioni storiche del proprio paese di nascita è una giustificazione adottatta di frequente dalle nuove leve dello stilismo, ecco allora due stiliste madrilene, una con quasi trent’anni di esperienza, l’altra ancora work in progress.
I loro colori, la loro solarità, i loro positivismo tipico di una città festaiola e giovane come Madrid sono espressi da ogni loro creazione, è voglia di vivere, di scherzare, di divertirsi e non rinunciare a nulla, la loro terra offre tanto e loro ne sfruttano ogni possibilità. Agatha Ruiz de la Prada è affermatissima a livello internazionale, ricorda un po’ lo stile Fiorucci, colori forti, ironia, immaginario infantile, cuori, fiori, stelle…gli abiti della collezione estate 2010 mostrano colorini rosa pastello, ventagli in testa, che ci ricordano le ballerine di flamenco, gonne-ombrelli, patchwork di plastica e non mancano abiti surrealisti composti da bocche e occhi. Meno bizzarra la seconda, Maria Roca, che lavora con la madre e che ha messo su nel 2005 un brand il cui forte sono gli accessori: mini borsette in plastica, tante pietre dure e camoscio per scarpe e collane. Nel suo negozio monomarca a Salamanca ci mostra la sua maglieria, dai tagli assimetrici e irregolari sui toni del beige e verde marcio, cappellini e bose di pelliccia e piume. Se queste sono le nuove frontiere della moda giovane, l’Italia è surclassata.

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