Gioielli per non amare

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Un gioiello non deve necessariamente rappresentare amore, se invece fosse qualcosa di estremamente difficile e pesante da indossare? Se improvvisamente tutto quel romanticismo e quella dolcezza che si racchiude in un gioiello donato da un amante alla propria amata venisse meno? Sapreste quale sarebbe il risultato? Tjep. Un gruppo di design che tra i vari lavori, commissionati e non, si è cimentato anche nel creare bigiotterie dal significato decisamente anomalo. Tra questi un simpatico pendente a cuore, di porcellana, affiancato da un piccolo martello, pronto per l’uso, cioè ammaccare e crepare il cuore stesso. Oppure un mega ciondolo a croce composto dai loghi delle marche della moda internazionale sovrapposte a creare un intricata rete di cui non si percepiscono più i nomi stessi ma un insieme aggrovigliato. E ancora delle medaglie, come quelle al valore dei soldati, con i nomi dei membri della famiglia (mamma, papà, nonno, nonna ecc), delle spille a forma di fiori geometrici costituiti da fogli di plexi sovrapposti, girocolli con grafici da grande azienda finanziaria, anelli rappresentanti virus e grossi cuori realizzati da meccanismi di orologi bianco e oro. E se il vero progetto di Tjep fosse quello di mettere in discussione l’amore e farsi beffa dei suoi miti/riti??

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