Banci, gioielli d'arte

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I suoi pezzi unici sarebbero il sogno di molti artisti contemporanei, soprattutto dadaisti, costruttivisti, metafisici e surrealisti. Le strane geometrie con cui sono organizzati i gioielli Banci, l’accostamento di colori tutto studiato per non essere in linea con ciò che va di moda, la particolare cura e scelta delle pietre preziose. Marzia e Daniela Banci sono due orafe con un bagaglio di conoscenze dell’arte e dell’estetica ampissimo. I loro sono tutti pezzi unici, proprio come ognuno di noi, che dal 1982 vengono realizzati in base al confronto col cliente e con le sue esigenze. Non mancano comunque collezioni ispirate a temi, come Chiarezze Relative (1997), imperniato sul cristallo di rocca, Geodedica (2000), dove poesia e forme naturali si mescolano, Entelechia-Ruah (2003), dal greco e dall’ebraico semi e vento, per la continua rigenerazione e infine Firmamento, costellazioni di diamanti che si stagliano su anelli ad elissoidi e sfere e +Banci, gli esordi di qualche gioia dedicata al web. I nomi rimandano al mondo dell’arte e ad un sentire tutto d’avanguardia, tanto che le collezioni Banci prendono spesso parte a mostre ed esposizioni all’interno di gallerie. A Pitti Uomo il marchio si è presentato in jointventure con il marchio londinese Peridot che debutta con la aw/10 proponendoci abiti demi-couture, abiti da sera, da cocktail e completi tailored.

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