Alessandro De Benedetti

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Oggi la nostra intervista è dedicata ad Alessandro De Benedetti, eclettico stilista genovese che vanta collaborazioni con Saverio Palatella e Tru Trussardi, ha lavorato nell’alta moda per Thierry Mugler, debutta con il proprio marchio sulle passerelle milanesi nel 1998, e oggi sforna un progetto nuovissimo chiamato: “The Blood Rouge Atelier”.

-Ho letto che nasce come illustratore, come c’è stata la svolta nel mondo della moda?

Ho iniziato nel 1995, quando venni chiamato da Stefano Canulli a Parigi per disegnare, anzi illustrare parte dell’ Haute Couture di Theirry Mugler.
Thierry pretendeva dei disegni iperstilizzati ma allo stesso tempo molto realistici.
Nella sua Maison, all’ultimo piano di un palazzo celeste, si poteva creare l’impossibile: dallo stile cyberg (successivamente prodotto dalla NASA) alle donne gatto, costrette in tute in vinile pece e in corsetti che ne deformavano la vita al limite del respiro.
Compresi che quello era il mondo che mi apparteneva, in bilico tra abiti sartoriali e costumi surreali.
Era pura creatività, roba d’altri tempi!

-Dove nasce l’ispirazione per realizzare i suoi abiti?

In parte dal cinema, in parte dalla musica.
Molte volte dalla suggestione sonora che viene visualizzata in immagini e storie.

-La collezione A/I 2010 si chiama Miki et Gladys, perchè?

L’album dei Mum “Go Go Smear The Poison Ivy” mi ossessionava: più lo ascoltavo, più mi venivano in mente echi di pudiche scolarette in malsani collegi religiosi svizzeri a metà degli anni 70, da qui nasce la collezione.
Miki et Gladys: 77 pezzi di un guardaroba creato in un pacato ordine grafico quasi obbligato, proposto da abiti borghesi/bon ton ma allo stesso tempo torbidi, come lo sono le personalità di Micaela e Gladys, amiche a me vicine, modelle e muse della collezione.
Per il loro titolo.
Un omaggio forse al tipo di donna che mi affascina: elegantemente insana.

Blood Rouge Atelier, siamo curiosi…di che si tratta?

Sono 25 abiti da sera speciali, fatti su misura ed esclusivamente su richiesta; costruiti a manichino su bustier a dodici stecche e strutture di crinolina, personalizzati a seconda della personalità di chi li indossa.
Possono essere ordinati solo presso tre punti vendita in Italia e uno all’estero, punti vendita che verrano svelati a settembre durante la presentazione stampa.
Vestiva Blood in anteprima, Nina Zilli al Festival di Sanremo quest’anno.

-Qual’è stata fino ad oggi una delle più grandi soddisfazioni lavorative?

Avere Siouxsie Sioux come modella alla mia primissima sfilata nel 2001: diva senza tempo, senza ostentazione e alterigia, e anche Alejandro Jodorowski ospite alla sfilata A/I 2008 “Venus Alpha” ispirata al film “Dune” di Lynch, la cui regia era stata precedentemente affidata allo stesso Jodorowski.

-Progetti imminenti e progetti futuri?

I costumi per lo spettacolo di una delle regine del burlesque internazionale a Las Vegas, la Couture di Blood Rouge, e la realizzazione del mio progetto musicale Madame X, con il secondo album in uscita a gennaio 2011.

-Dove possiamo comperare i suoi abiti?

I punti vendita autorizzati Blood Rouge verranno svelati a settembre.
Attualmente il pret-a-porter è diponibile presso: Suite 123 -Milano, Giorgio Dantone -Milano, Folli Follie -Brescia, Velvet -Ryhad, Beams -Tokyo, Alì Altamoda -Istanbul, Flip -Monaco, Vip -Kazan, Podium -Mosca, En Advance -Miami, Espace -Toronto.

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