Vodou- Kunst und Kultur

0

Al museo etnografico di Dahlem, Berlino, era in mostra, fino a pochi giorni fa, la collezione di Marianne Lehman: più di 350 oggetti, la maggior parte legati alla società Bizango, che letteralmente catapultano nella magia.

Non sono solo oggetti: sono vivi, pregni di energia e forti delle loro radici; allestita in un percorso bel illustrato e corredato da testi esplicativi, questa esposizione ha viaggiato e continuerà a viaggiare per approdare poi dove è partita per la creazione di un museo a Port-au-Prince.

Ciò che lo spettatore è condotto a fare è un viaggio attraverso la narrazione di Iwa, di demoni, di spiriti, di artisti che traggono ispirazione dai propri sogni per creare opere d’arte. Paiono allucinazioni ma sono crani veri, ossa vere quelle che corredano i Pake, le bottiglie. Bottiglie munite di braccia, di forchetta e coltello: anche gli Iwa devono mangiare.

Statue, pupazzi, fatti di specchi, stoffa e pezzi d’ossa, vivi, ognuno differente dall’altro in quella che sembra un’enorme famiglia in posa per la fotografia.

Il re, la regina e i generali accomodati sulle sedie. Gli altri dietro.

E i serpenti, che siano ad una o a sette teste, che si insinuano e ritornano nelle decorazioni, nel legno, sopra ai grossi specchi.

Per saperne di più, potete visitare il sito www.smb.museum/vodou

foto Alex Zampini

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.