Lei è tra le partecipanti del 26° festival international de mode et de photographie ad Hyeres, quest’anno presieduto da Raf Simons, e che già negli anni passati aveva presidenti di commisione di grande spessore. Una gavetta fatta nelle maison più importanti dell’Haute couture, Givenchy, Olieveira Baptisa, Galliano, Balenciaga. La sua collezione parte dall’indumento con una delle storie più longeve ed affascinanti, la camicia. Si sviluppa all’inverosimile, prendendo forme squadrate e abbandonando il semplice ruolo di “pezzo da sopra”, trasformandosi in vestito, trench, tuta, diventando un capo unico, completo ed insostituibile per classe e tecnica sartoriale in cui è costruito. Céline Méteil: minimal ma dai toni forti e ben definiti.