Body Worlds, l’arte anatomica del Dottor Morte

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Gunther von Hagens: dalla morte al business. Anatomopatologo polacco, brevetta nel 1977 la tecnica della ‘plastinazione’, un complesso metodo che prevede la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone per mummificare i cadaveri, trasformabili in duttili e malleabili manichini di gomma da modellare a piacimento.
Dopo le prime applicazioni in ambito scientifico e accademico, le creature?!/creazioni?! di von Hagens abbandonano laboratori e aule universitarie per darsi al grande pubblico, attirando folle oceaniche. Ecco il business: ecco Body Worlds. Per la prima volta in Italia, dal 14 Settembre a Roma vicino alla Stadio Olimpico negli spazi delle officine Farneto, Body Worlds stupirà i visitatori con l’esposizione di 200 preparati anatomici singoli, di cui 20 plastinati corporei integrali che manco Leonardo Da Vinci. Insolite le posizioni dei necro poser (che vivi e vegeti hanno aderito al programma di donazione del corpo all’Istituto di plastinazione di Heidelberg) a tratti piacevolmente grotesque trash, straripanti realismo anatomico: dallo skater, al timoniere, alla rock star. Fasci di muscoli e nervi tesi, polmoni devastati dagli effetti del fumo, gestazioni in fermo immagine, apparati cardiocircolatori che si elevano maestosi da un torace tripartito. Arte? Scienza? Neo-barocco voyeurismo autoptico? Dr. Morte, in barba ai cori scandalizzati che subito si scagliano a ritmo di manifesti etici, vi risponderebbe che “La morte è un fatto normale, è parte della vita. È la vita ad essere eccezionale”. Un po’ genio. Un po’ mago. Un po’ furbo.

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