Gente Giusta #3: Didier

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L’UNIONE FA L’INDIPENDENZA
la giusta costanza
/ the right kind of tenacity

Al principio fu Paint di Windows 95 e omini stilizzati a colpi di cerchi e quadrati. Così a 12 anni inizia l’avventura grafica di Didier che pur scegliendo studi scientifici dedica il suo tempo libero a modellare le immagini in digitale. Migliora lo strumento e così la tecnica quando impara da autodidatta l’utilizzo di Photoshop, con cui crea ritratti di familiari e amici. Si laurea in psicologia e realizza di essere un contenitore di molta teoria e poca pratica, per cui avverte il bisogno di imparare un mestiere e lo fa coltivando le sue abilità con penna e matita digitali. Arriva l’opportunità quando vince un concorso dell’Aiap per cui vola in Olanda per un tirocinio. Ad Amsterdam scopre un approccio sperimentale, aperto e curioso al lavoro e alla vita, per il quale alle idee viene data la reale possibilità di evolvere e lo si fa insieme. Torna in Italia energico e determinato a coinvolgere i suoi amici in quello che da stima reciproca, voglia di creare e desiderio di libertà si trasforma ben presto in un progetto condiviso: nasce Milano Collective, un think tank di competenze, un laboratorio di comunicazione visiva. Con le loro mani da creativi ristrutturano uno spazio industriale e lì prende forma una promessa tra amici, ognuno con esperienze complementari all’altro, da loro stessi definito “casa nostra, siamo una famiglia”. / At first it was Paint by Windows ‘95 and stylized men with circles and squares. In this way when he was 12 the graphic adventure begins and Didier despite of scientific studies he dedicates his free time to shape digital images. Improves the instrument, and so the technique when he learn using Photoshop, with which he creates portraits of family and friends. He graduates in psychology and he realizes that he becomes a container of much theory and less practice, so in order to learn a job he decided to improve his skills with digital pencil. He win a graphic competition from AIAP and he takes a flight to Netherlands for an internship. In Amsterdam he discovers an experimental approach, open and curious lifestyle, for which the ideas are given a real chance to evolve and you do it together. Back in Italy, Didier is energetic and determined to involve his friends in what by mutual esteem, desire to create and desire for freedom turns soon into a shared project: the birth of Milano Collective, a think tank of skills, a laboratory of visual communication. With their creative hands they renovate an industrial space and there takes shape a promise between friends, each with complementary expertise to another, defined from themselves as “our home, we are a family.”

Didier condivide con noi la sua giusta costanza. / Didier shares with us his right kind of tenacity.

artwork by Scombinanto

[column grid=”2″ span=”1″]- nella vita sei… libero professionista in senso letterale, ho conquistato il mio spazio di vita scegliendo un mestiere che continuo ad apprendere con passione e determinazione.
il tuo motto… today is the tomorrow of yesterday, riferito al rischio di adagiarsi quando si esercita una professione libera, per cui mi ripeto sempre di non rimandare mai!
il tuo colore… il rosso che esprime energia, un impatto risolutivo, una situazione che crea uno slancio vitale.
la tua parola chiave… costanza prima di tutto, seguita da fiducia e convinzione.
cosa ha fatto scattare il cambiamento… è stato un processo naturale e spontaneo per cui si sono composti vari pezzi di un puzzle a cui mancava solo un nome e un luogo, ma in cui gli obiettivi e il progetto erano chiari e definiti.
cosa o chi ti ha ispirato… Valeria Biava, Stefano Libertino, Gabriele Gualdi, Stefano Partiti, Federico Pusterla, sono gli amici con cui ho creato il collettivo nel quale si respira ogni giorno stima reciproca, fiducia e supporto umano. Con loro non ci si sente mai soli.
la goccia che ha fatto traboccare il tuo vaso… avevo il desiderio profondo di creare uno spirito di gruppo e di un luogo di lavoro da poter condividere con i miei amici, sapevo di potercela fare!
salto nel vuoto o nel materasso… vuoto totale! Molte incertezze e nessuna conquista ovvia, tutto deve essere sudato, voluto e gestito. Quando nel tempo ci sono state sorprese positive abbiamo capito insieme che eravamo sulla “retta via” e in quel momento ho sentito di aver fatto la scelta giusta.
la crisi, opportunità o minaccia… inevitabilmente il settore comunicazione e pubblicità soffre dei tagli da parte delle aziende che investono meno, quindi cambia il modo di lavorare, ci sono dei meccanismi che vanno oltre il senso di crisi condiviso perché chiunque può fare la differenza. Noi abbiamo iniziato con la crisi e stiamo andando avanti, siamo in crescita e non ci ferma più nessuno!
presente e passato: il tuo prima e il tuo adesso… il passato è una storia che ci si racconta ma viviamo il presente giorno per giorno senza confronti nostalgici. L’unico periodo a cui ripenso per ricaricare le pile sono i mesi trascorsi ad Amsterdam e la forza ed energia che mi hanno lasciato.
progetti futuri… ne abbiamo un sacco! Ogni giorno guardiamo avanti e cerchiamo di dare forma a nuove idee. Siamo nati come un progetto amatoriale di persone con un gusto comune e diverse competenze ed ora vogliamo far evolvere la nostra attività, il nostro obiettivo è quello di diventare una struttura solida ed istituzionale mantenendo quello slancio creativo che da sempre ci contraddistingue.
[/column] [column grid=”2″ span=”1″] in life you are…a freelancer literally, I won my living space by choosing a profession that I continue to learn with passion and determination.
your motto in life… today is the tomorrow of yesterday, referring to the risk to rest when you are exercising a liberal profession, so I always say not to put off ever!
your colour… red expresses energy, a decisive impact, a situation that creates a vital impulse.
your key word… tenacity first, followed by confidence and conviction.
what triggered the change… it was a natural and spontaneous process by which they composed various pieces of a puzzle that was missing was a name and a place, but as the objectives and the project were clear and defined.
what or who inspired you… Valeria Biava, Stefano Libertino, Gabriele Gualdi, Stefano Partiti, Federico Pusterla, they are my friends with whom I have created the collective in which we breathe every day mutual respect, trust and human support. With them you do not feel never alone.
what was the straw that broke the camel’s back… I had a deep desire to create a team spirit and a work place that I can share with my friends, I knew I could do it!
jumping into a void or a mattress… total void! Many uncertainties and no conquest obvious, everything has to be sweaty, built and operated. When there were positive surprises we realized that we were together on the “right path” and in that moment I felt that I had made the right choice.
the crisis: opportunity or threat…communications and advertising market decrease because companies invest less, so it change the way we work. There are mechanisms that go beyond the shared sense of crisis because anyone can make a difference. We started with the crisis and we are moving forward, we are growing and we do not stop any more!
past and present: how things were or how things are… the past is a story that we tell, but we live day by day without nostalgic. The only time that I think back to recharge the batteries are the months spent in Amsterdam and the strength and energy .
future plans… we have a lot of plans! Every day we look back trying to give shape to new ideas. We started as an amateur project of people with a common taste and skills, and now we want to develop our business. Our goal is to become a solid institutional agency 
maintaining the creative impulse that has always distinguished us.

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Didier è giusto perché … coinvolge gli amici e stravolge chi incontra, condivide gli obiettivi che persegue con costanza e dove passa lascia il segno. / Didier is right because… he’s able to involve friends and impress who meets, he shares the goals with perseverance and where it goes leaves a mark.

Didier Rigollet, 29 anni, Milano, Italia
www.milanocollective.com

Progetto e illustrazioni di Antonio Colomboni interviste e testi di Martina Biagetti

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