Come i visitatori di musei e mostre in tutto il mondo sono mordi e fuggi, la consistente presenza di opere d’arte è tutto ciò che ancora rimane. Il fotografo Matthew Pillsbury documenta questo movimento attivo con il suo stile caratteristico, che offre lunghe esposizioni e luce naturale. Nella sua serie, dal titolo Time Frame, i dettagli dello spazio interno e l’architettura ancora rimangono e croccante, mentre la sfocatura di persone si muove dentro e fuori della cornice.
La sua estetica unica è prodotta utilizzando una fotocamera di grande formato 8×10 e le esposizioni che spaziano da minuti ad ore. Le immagini in bianco e nero consentono agli spettatori di vedere lo spazio permanente all’interno della composizione, mentre i soggetti sono solo indistinti, memorie fantasmi del passato.
As visitors zip in and out of museums and exhibits around the world, the consistent presence of the artwork is all that remains still. Photographer Matthew Pillsbury documents this active motion using his signature style which features long exposures and natural light. In his series, entitled Time Frame, the details of the interior space and architecture remain still and crisp while the blur of people move in and out of the frame.
His unique aesthetic is produced by using a large format 8×10 camera and exposures that range from minutes to hours. The black and white images allow viewers to see the space as permanent within the composition while the subjects are merely indistinct, ghostly memories of the past.