Eleonora Antonioni mi riporta un po’ con la memoria a un background visivo che penso possa appartenere a tutta la mia generazione. Siamo entrambi del 1983 e il suo stile ha un po’ quell’innocenza e spensieratezza che quelli nati dopo di noi non hanno. Noi non siamo cresciuti con internet, i videogame c’erano ma anche no, la televisione la faceva da padrona, e durante i pomeriggi si faceva ancora la merenda.
Il lavoro di Eleonora si muove tra illustrazione e fumetto, con una forte dose di ironia, uno sguardo un po’ naif e un tratto fresco, leggero ma non per questo superficiale. Un modo molto intimo di raccontare una storia e farla incontrare con il proprio mondo e la propria voce.
Eleonora Antonioni brings me back a bit with the memory of a visual background that I think may belong to all my generation. We’re both in 1983 and her style has a little of innocence and happiness that those born after us do not have. We are not grown up with the Internet, but also there were video games and also not, television was the host, and during the afternoon it was still a snack break. The work of Eleanor moves between illustrations and comics, with a heavy dose of irony, a look a little bit naive and suddenly fresh, light but not superficial. A very intimate way to tell a story and bring it into contact with your world and your own voice.