Molti racconti orribili precedevano il mio arrivo a Delhi.
Le persone che avevo conosciuto e che ci erano passate l’avevano abbandonata in fretta dicendone solo i difetti. Io, che Delhi non l’avevo neppure vista ma solo annusata velocemente- un odore caldo e pesante, vagamente nauseabondo-, ero un pò spaventata all’incontro con la grande capitale. /Many horrible tales anticipate my arrival to Delhi. People I met, and that were there, abandoned it quickly telling only defects- that I did not even see Delhi but I just quickly smelled it- an heavy and warm smell, vaguely nauseating, was a bit scared to met the big capital city.
Le città per me sono tutte delle imponenti figure femminili. E Delhi, la prima cosa che ho pensato mentre l’attraversavo in tuc tuc ( un’apetta impazzita guidata da guidatori impazziti) è una vecchia cagna fatiscente alle cui mammelle vengono ad attaccarsi tutti. Dopo un paio di giorni passati a Karol Bagh mi spostai nel quartiere di Boghal, a sud, nelle vicinanze di Nizam-ud-din ( dove, tra le altre cose, fanno un ottimo pollo byriani!) dentro la cui moschea una sera andai a sentire i musicisti interpretare Qawwali. Nessuna amplificazione, strumenti nudi, la musica entrava nella pelle, tantissime persone di ogni nazionalità e credo sedute e in piedi a vibrare con la voce e le percussioni di questi uomini incredibili. E per raggiungere il concerto, passare per un dedalo di piccole vie tutte uguali, lasciando le scarpe a qualche vecchio da qualche parte che al ritorno, immancabilmente, ti fa cenno con la mano e ti porge le tue calzature. / Cities, for me, are all towering female figures. And delhi, the first thing I thought while crossing it with a tuc-tuc ( a crazy vehicle driven by a crazy driver) is an old and grotesque bitch ( female dog) to whose breasts everybody comes to suck. After few days in Karol Bagh I moved to Boghal district, South, near Nizam-ud-din ( where, by the way, they do a great chicken byriani!) in which Mosque, one evening, I went to listen to Qawwali. No amplification, naked instruments, the music was entering into the skin, so many people from different countries and religions, are sitting and standing together and vibrate with the voices and the percussions of these incredible men.To reach the concert you have to pass though a maze of little streets, that resemble each other, leaving the shoes somewhere to some old man that, invariably, on your way back will call you and give them back to you.
Delhi è certamente crudele, un po’ come tutte le grandi città sanno essere.
Ma nei piccoli quartieri è calda ed accogliente, sorridente. Nel quartiere tibetano, dove andai alla ricerca di un dottore molto conosciuto in zona, pare di essere trasportati sulla cima delle montagne. Lo studio del medico era colmo di barattoli di vetro con palline di ogni dimensione che spaziavano per tutti i colori della Natura. Poco distante da lì, un’enorme strada ad otto corsie riconduce verso il centro, passando per la Jama Masjid e il mercato dei volatili. Qui, vista ormai la mia nuova ma profonda passione per i piccioni, mi fermo per dare un’occhiata. E lì scopro delle razze incredibili, piccioni da esibizione con code a ruota e creste arruffate, gli “uccellini dell’amore” , dai colori fiabeschi, che passano le giornate a baciarsi e degli uccellini grandi appena più del mio pollice che vorrei poter portare via con me. E ancora, galli da combattimento, capre giganti e papere nere come la pece. / Delhi is certainly cruel, as all big cities can be. But little neighborhood is warm and welcoming, smiling. In the tibetan quarter, where I went to look for a well-known traditional doctor, I felt I was conveyed at the top of the mountains. In his office so many glass jars where standing full of pills of all dimensions and all color of Nature. Not far form there there was a 8 aisle road that takes back to the center and passes by Jama Masjid and the birds market. As I was already in love with pigeons, even if it was just a brand new love, I stopped by. And there I discovered incredible species, exhibition pigeons with circle tails and ruffled crest, “loving birds” with fairytales colors that spend the all day kissing, birds slightly bigger than my thumb that I wanted to carry home with me. And then, fighting cocks, gigantic goats and duck as black as night.
Sono poche le mete storiche che mi concedo, preferendo vagare per i mercati e perdendomi tra le vie. Il Purana Qila è uno degli edifici più importanti, uno dei forti più antichi della città e appartenente alla Sesta città di Delhi ( ce ne sono state sette, la prima risalente ai tempi della guerra del Mahabharata) e attorno ad esso si snodano una serie di storie di fantasmi. Percorrendo le mura, ed osservando tutte quelle porticine sbarrate, ci si rende conto del perché tutte queste leggende siano fiorite. Poco distante da lì, il Museo dell’Arte e dell’Artigianato concede il lusso di fare un mini “giro dell’India in qualche ora” con le sue stanze traboccanti di manufatti e lavori incredibili. La sezione dei tessuti è sbalorditiva, i dettagli infiniti. / Few were the historical places I had the time to visit, being busy just wondering around streets and markets. Purana Qila is one of the most important buildings, one of the oldest forts of the city and it belongs to the 6th city of Delhi ( for a total of 7, the first being the one of the war of the Mahabhatata) and it is surrounded by many Jinn stories. Walking around the walls, and observing all the closed doors, I understand why so many tales bloomed there.On the other side of the street there is the Art and Craft Museum that gives the opportunity if doing a kind of “travel around India in few hours” with its rooms full of artifacts and incredible works. The textile part was astonishing, details infinite.
Lascio Delhi con tanta malinconia, sono ancora tante le cose che vorrei vedere…Il grande tempio di Hanuman, una testa di scimmia gigante le cui fauci inghiottono i devoti, il Tempio del Loto, il museo di arte contemporanea che con una semplicità disarmante si chiama Rang (colore). Lascio le due facce di Delhi, quella dal passato glorioso, i giardini tropicali e le tante possibilità, e la Delhi dell’ingiustizia, dell’estrema povertà e degli odori pungenti di fognatura. La Delhi dei canali lerci dove la gente continua a lavare i panni. E qui lascio anche un pezzo del mio cuore e, su un autobus diretto a Jaipur, prometto alla città che presto ci rivedremo. / I leave Delhi with a lot of melancholy, there are still so many things I would like to see, the big Hanuman temple, a gigantic monkey head, in whose jaws, devotees are swallowed, the Lotus Temple, the contemporary art museum that is, with a disarming simplicity, called Rang (color).I leave the two-headed delhi, the one with a glorious past, tropical gardens and many opportunities and the Delhi of unfairness, of extreme poverty and strong smell of sewer.Delhi of dirty channels where people keep washing clothes.And here i also leave a little piece of heart and, on a bus to Jaipur, I promise to the city that I will be back.