Mi piace raccontare storie, ma non quelle inventate (per le favole per i bambini é un’altro discorso per il quale sono sempre disponibile) bensì quelle delle persone che ho la fortuna d’incontrare, quelle storie che ti danno la carica a crederci, quelle che a distanza di anni dalla loro nascita continuano ad essere un’eccellenza nel proprio campo.
Una che ti rimane impressa é la storia di Moreschi; fondata nel 1946 da Mario Moreschi che da bancario si trasformò in calzaturiere di fama internazionale ma non dal nulla bensì con il duro lavoro e la passione costante di far calzare qualcosa di unico. Mi piace il detto:”buon sangue non mente” perché non lo uso spesso ed in questo caso “il sangue” della passione scorre a flotti nella nuova generazione della famiglia Moreschi che, a distanza di ben 67 anni dalla sua fondazione, continua nella strada segnata all’inizio. Ho avuto l’onore di conoscere Francesco Moreschi, nipote di Mario e responsabile marketing del marchio di cui è alla guida insieme ai fratelli e al padre GianBeppe, qualche mese fa a Vigevano, sede dell’azienda, per un tour alla scoperta del mondo Moreschi e per meglio comprendere quello che ci sta dietro, ovvero la passione di un’azienda di oltre 400 persone in cui le scarpe vengono studiate e realizzate seguendo un semplice schema, la perfezione.
Niente viene lasciato al caso, dal cartamodello al prodotto finito ogni singolo passaggio é studiato nei minimi dettagli ma ciò non rende il prodotto freddo / industriale bensì lo accresce dell’amore di ogni singola persona che ci lavora sopra. Forse più che raccontarvi una storia vi invito a viverla assieme a loro, andandoli a trovare, capire che queste mie semplici righe in verità racchiudo solo una parte di ciò che troverete ma le storie, si sa, spesso non raccontano tutto proprio per un determinato motivo…..