Margherita Urbani è spontanea, brillante, centra subito il bersaglio col suo stile minimale e caricaturale allo stesso tempo. Che siano fumetti o illustrazioni, i suoi personaggi iconici e colorati costruiscono un universo divertente nel quale specchiarsi.

Da cinque anni lavora a Filadelfia come grafica e illustratrice. Collabora con l’artista Andy Rementer e il suo segno parla da solo. Negli USA, la giovane designer e illustratrice può dunque lasciarsi contaminare dalla scena americana, senza però dimenticarsi di tenere sempre uno sguardo all’Europa. Un piccolo ponte, insomma, tra quello che di meglio si fa di qua e di là.

Conoscevo già Margherita per i suoi lavori e sono stato felice di ritrovarla nell’ultima antologia di Teiera “Ten Steps in The City”, un volume dove predominano i contrasti di giallo e di blu. Vicine per affinità stilistiche e per il modo di intendere l’autoproduzione, Giulia, Sara e Cristina non ci hanno pensato due volte a commissionarle una storia per l’ultimo lavoro della loro etichetta indipendente. E Margherita, col giallo e il blu, si è trovata davvero bene.

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