C’è un sogno che è nato a Verona ma potrebbe appassionare e commuovere il mondo. Si chiama Lasagna, come i vicoli che tagliano le colline sopra la città ed è un lungometraggio animato. Nasce dalla penna e dalla fantasia della regista Radmila Gordic, nata in Yugoslavia ed approdata in Italia nel 1992, quando a casa sua infuriava la guerra. Oggi, cittadina italiana, dirige lo studio di cinema ed architettura Torre (torrecinema@gmail.com).
Radmila vive a San Giovanni in Valle, uno dei quartieri più antichi e affascinanti di Verona. Ed è proprio il labirinto di strade e cortili, la vista mozzafiato che si gode dal suo salotto-studio, che le hanno ispirato una storia di uomini e animali, ambientata tra Verona e il Caucaso, terra antica di misteri e suggestioni a cavallo tra Occidente e Oriente.
Di Lasagna esistono già la sceneggiatura e centinaia di disegni, realizzati a mano dall’artista georgiana Nino Peradze. Uno storyboard dal sapore classico: niente pixel, solo matite e colori. Con tutto il rispetto per il progresso: non c’è paragone tra la freddezza dell’animazione digitale, anche al suo meglio ed il calore del disegno manuale, che traspira passione e fatica. È come paragonare il suono di un vinile a quello di un mp3.
Sfogliare il libro che contiene la trama è come intraprendere un viaggio: in compagnia del gatto veronese Zafferano e del suo amico merlo Bashir, che viene lasciato dalla fidanzata e decide di tornare a casa, nel Caucaso. Quando di lui non si hanno più notizie, Zafferano, assieme al padrone, partono alla sua ricerca.
Animali parlanti, figure tradizionali (come l’oste veronese Ropeton), tre lingue, paesaggi veri riprodotti nei minimi dettagli, la magia del passaggio delle stagioni e uno studio amorevole sul comportamento dei merli, immortalati all’alba dal direttore della fotografia Luca Coassin nelle loro danze d’amore e di saluto al giorno. Il tutto commentato dalla colonna sonora del maestro Andrea Morricone.
2000 disegni a colori: un sogno, appunto. Alla ricerca di qualcuno che voglia scommettere sul suo successo: l’energia per iniziare c’è tutta, ora manca il budget per finire. Radmila ed il suo braccio destro, l’attore Federico Bonaconza, aspettano che istituzioni e privati si facciano vivi e s’innamorino delle avventure di Zafferano e Bashir, come se n’è innamorato il sottoscritto, tornato bambino davanti alla bellezza dei disegni.