Quando un piatto riesce a rappresentare l’Italianità, non per il cibo presente in esso bensì dalla sua decorazione; merito di tutto ciò va dato a CASALINGHE DI TOKYO, marchio ideato dalla fotografa Alice Schillaci, che si ispira al termine giapponese caro a Bruno Munari “Asobi” ovvero arte nel senso di piacere del gioco. Dopo l’esordito nel 2012, con una linea di piatti in ceramica realizzati a mano da Martina Merlini e 2501, ritorna con una nuova serie chiamata STEREOTYPISM, le cui grafiche vedono coinvolti nuovamente Martina e Basik.
Alla base della collezione la gestualità illustrata in chiave grafica e minimale.
Basik sceglie un gesto tipico tutto italiano raccontato a due colori in sei prospettive diverse e accompagnato dalle lettere che in sequenza compongono la parola Stereotypism. Martina Merlini contorna il figurativo sviluppando sei pattern a loro volta differenti che incorniciano ciascuna mano.
La collezione composta da 6 + 6 piatti racconta una storia e ogni piatto è legato all’atro in un’opera organica in cui ogni elemento è fondamentale. Gli accostamenti fra i piatti sono pensati per essere riproposti ogni volta in maniera differente, rendendo l’intera collezione continuamente dinamica.
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When a plate is able to represent the Italianity, not for the food present in it but by its decoration; credit for this should be given to Casalinghe di Tokio, brand created by the photographer Alice Schillaci, who is inspired by the Japanese term dear to Bruno Munari “Asobi” or art in the sense of pleasure of the play. After her debut in 2012 with a line of handmade ceramic plates painted by Martina Merlini and 2501, is back with a new series called STEREOTYPISM, whose graphics are involved again Martina and Basik.
The gestural expressiveness is at the base of the collection illustrated in aminimal and graphic key.
Basik chooses a typical Italian gesture developed in two colors and in six different perspectives and accompanied by the letters that composing in sequence the word Stereotypism.
Martina Merlini surrounds the figurative and develops six different patterns framing each hand.
The collection consists of 6 + 6 plates telling a story and every dish is linked to the other in an organic work in which every element is essential.
The visual mix between the dishes are meant to be replicated each time in a different way, making the entire collection constantly dynamic.
For CASALINGHE DI TOKYO every meal is important and the table becomes an occasion for taste and sight.