Tu che puoi… immagina, creativo.

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Nei giorni scorsi si é discusso, in lungo e in largo, della campagna #CoglioneNO in difesa del creativo. Il video, realizzato da ZERO, ha fatto e continua a far discutere riguardo a come vengano visti, dalle aziende che li richiedono, i lavori creativi. Altrettanto interessante é stata, però, la contro risposta di Michele Ciliberti con #CoglioneSI , in cui vengono elencati i 10 motivi per cui un creativo non merita di essere pagato, da leggere.

Ma, la creatività realmente cos’è? Come si esprime? Quante volte avete sentito la frase: “Faccio il creativo”? Se siete passati per Milano, tante. La creatività non é il male, anzi, é la più interessante forma di espressione di una persona; è la capacità di dire e fare qualcosa al di fuori del coro. Però bisogna essere veramente creativi e non basta dire di esserlo. Pensate a quante pubblicità vediamo in giro, quante di queste sono originali? Sono finiti i tempi alla MadMen, oggi una pubblicità la assorbi in un secondo e quello dopo ti é già passata dalla mente. Chi realizza uno spot o una campagna sa che deve colpirvi e imprimervi delle informazioni chiare nella testa, a tal proposito, una lettura interessante sul mondo della creatività é sicuramente Lire 26.900 (13,89€ se preferite) di Frederic Beigbeder, ex pubblicitario, dove scoprirete che il dorato mondo della pubblicità é meno bello di quanto avreste immaginato.
Come detto, la figura del creativo, oggi, vive un periodo sicuramente più difficile rispetto al passato, i clienti si sono fatti più restii ed esigono scadenze assurde da rispettare, cercano di risparmiare il più possibile sulla loro necessità di immagine, però alcuni di loro non hanno certo di questi problemi dal momento che sembrano riciclare campagne fatte da altri.
Guardate la gallery e provate ad indovinare quale sia l’originale:

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