The Passenger | Coppa per chi?

0

Le grandi verità stanno scritte sui muri, credo. Non ero mai stato in Brasile e ci ho passato gran parte dell’ultima estate, un tempo passato a lavorare e ad osservare muri riempiti da due slogan: Copa par quem? (Coppa per chi? ) e Mais amor por favor (Più amore per favore). Sono due frasi direttamente connesse col momento storico di un paese grande come un continente. La prima (Copa par quem? ) rimanda alle proteste di piazza contro il mondiale di calcio che sta arrivando, la seconda (Mais amor por favor) sarebbe un must per tutte le stagioni e un bel tatuaggio da fare ma descrive esattamente l’urgenza di una nazione abituata a convivere con la violenza. Prima dei miei viaggi recenti il Brasile per me era: Copacabana raccontata negli anni ’80 da Beppe Grillo che faceva ancora il comico, il Carnevale di Rio, Paulo Roberto Falcao, Toquinho, Caetano Veloso, Adriana Lima, Ze’ Pequeno, il comandante Nascimento e O Bahiano.
Alt, li conoscete tutti tranne gli ultimi 3. Se volete capire il Brasile dovete vedere due film, “La città’ di Dio”, una sorta di Romanzo criminale ambientato nella favela più pericolosa di Rio con protagonista il folle Ze’ Pequeno e poi “Tropa de Elite”, che e’ l’esatto contrario e racconta la lotta tra polizia e banditi di favelas dal punto di vista dei battaglioni della morte, protagonisti due cattivi, Il comandante Nascimento e O’ Bahiano…

Continua su The Passanger by Manuel Ritz

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.