SNKRBX Sneaker Of The Month: Nike Kobe IX Elite “Masterpiece”

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Anche se con del ritardo (gli astri a volte non si allineano proprio troppo bene…) torniamo con il nostro appuntamento di Marzo. Spero che l’attesa sia almeno cresciuta e che vi siate chiesti dov’ero finito 😀
Per quanto riguarda il mese di Febbraio, penso che la scelta sia quantomeno obbligatoria e molto semplice per tutta una serie di fattori che vi andrò a spiegare, non potevo non parlarvi delle Nike Kobe IX Elite “Masterpiece”.

Sarebbe stupido che spendessi anche una sola parola sul Black Mamba, Kobe non ha bisogno di presentazioni o spiegazioni. Insieme al Venerabile Maestro Fisher, è il giocatore in attività con più anelli al dito: ben 5. Abbastanza eloquente. Kobe Bean Bryant significa Los Angeles Lakers come Paolo Maldini significa AC Milan. Quarto miglior marcatore di sempre e primo in attività di tutta l’NBA con una media di circa 26 punti a partita, il figlio di Joe Bryant ce lo ricordiamo molto bene anche per il suo passato in Italia. E’ proprio da noi che il piccolo Kobe inizia a giocare a basket visto che il padre milita tra l’84 ed il 91 con AMG Sebastiani Rieti, Viola Reggio Calabria, Olimpia Pistoia e Pallacanestro Reggiana.
Servirebbe un articolo a parte per parlare del Bryant giocatore, quello che a noi interessa maggiormente è invece andare a parlarvi del nono capitolo della sua signature shoe, una scarpa che si è presentata sul mercato sconvolgendo gli addetti ai lavori per il livello che ha innalzato, spingendo ancora una volta i limiti della tecnologia in ambito prettamente tecnico e sportivo.

Questa nona meraviglia è stata presentata a Dicembre, lo scorso anno, dallo stesso Kobe insieme al CEO Nike Mark Parker e al designer Eric Avar. La prima cosa che abbiamo potuto notare è stata la scelta del taglio della scarpa che va in assoluta controtendenza con quello che è stato fatto sino ad oggi: la scelta del taglio alto. Infatti a partire dalla quarta edizione delle Kobe, il taglio è sempre stato basso per favorire lo stile di gioco del Black Mamba. Un’altra cosa che va contro gli step che il brand ha sempre seguito, è la scelta di iniziare con il modello Elite, cosa che accade di solito in prossimità dei Playoff ma che forse è stata la semplice conseguenza dell’infortunio di Kobe.

Nike non ha esitato nel confermare di aver prodotto la scarpa da basket più performante di sempre, perfetto connubio e compendio di tutte le migliori tecnologie del brand disponibili ora sul mercato: Flyknit, Flywire e Lunarlon. La resa è una scarpa leggerissima che però non perde in termini di stabilità, tenuta e comfort. Giusto per potervi fare orientare, vi do una breve spiegazione delle varie tecnologie. Il Flyknit è la tecnologia utilizzata da Nike per realizzare la tomaia che risulta essere proprio lavorata come una maglia, questo per favorire la leggerezza, la calzata avvolgente e l’adattamento alla forma del piede. Il Flywire è un sistema di veri e propri cavi a supporto dell’allacciatura che sostengono lateralmente il piede e, oltre a rinforzare la tomaia, danno sostegno e supporto al piede. Infine il Lunarlon è la tecnologia di ammortizzazione della suola che combina reattività e comodità.

La colorazione che vi mostriamo è appunto quella che ha impattato maggiormente il mercato ed ha attirato più attenzione. La Masterpiece era infatti una colorazione limitata, solamente 12 paia erano disponibili in Italia, e trovarne un paio anche in Europa non è stata cosa semplicissima. Su base nera, notiamo i magnifici giochi di colore permessi dalla tecnologia Flyknit, nove tacche rosse sul tallone del calzare come il numero del modello, un design sulla suola che riprende le zone di pressione del piede del giocatore e l’utilizzo di placche in fibra di carbonio per aumentare la stabilità.

Uscite l’8 Febbraio con un sold out immediato, ovviamente non sono riuscite a soddisfare tutte le richieste del mercato, lasciando sfortunatamente troppi delusi in giro per il mondo, nonostante dei pezzi fossero disponibili anche per l’acquisto online. Le Masterpiece hanno difatti catturato l’attenzione globale fungendo da apripista per le colorazioni future che continuano ad uscire e riscuotono consensi.
Alla prossima!

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