Meet Linda Cavallini ed Emanuele Tenderini | INSIDE #Lùmina UPDATE

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Benvenuti nel futuro. Oggi non vi presentiamo un autore soltanto, bensì due. Perchè è stato lanciato un crowdfunding per un progetto davvero innovativo, specie dal punto di vista della tecnica utilizzata, che coinvolge in contemporanea l’arte di due autori come Linda Cavallini ed Emanuele Tenderini. Il progetto si chiama Lùmina (QUI Il link per finanziarlo) e la copertina è assolutamente programmatica.
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Linda ed Emanuele sono due autori di fumetto affermati, mettendo assieme le loro esperienze escono fuori editori come Sergio Bonelli, Mondadori, De Agostini, Panini, Hachette… e le francesi Delcourt, Ankama, Les Humanoïdes associés… La Cavallini ha uno stile che parte da basi disneyane per sposare le influenze nipponiche, una sorta di pop surrealismo fumettistico che vede diversi esponenti, anche italiani, come Alessandro Barbucci, Barbara Canepa o Anna Merli. Tenderini invece, oltre a essere un ottimo disegnatore, è probabilmente uno dei migliori coloristi a livello nazionale, molto attento alla ricerca e alla sperimentazione. Proprio dalla volontà di offrire un prodotto innovativo è scaturita la necessità dei due autori di mettersi in gioco, progettando Lùmina. Scegliendo però di affidarsi al crowdfunding (col supporto del Coffe Tree Studio) per avere il controllo totale dell’opera, dalla tecnica realizzativa (colorazione in hyperflat) a quella di stampa (hexachrome).

Il crowfunding è dunque lanciato per un progetto a metà tra il fantasy e lo sci-fi che si richiama ai lavori di Miyazaki. Un prodotto che merita di essere supportato, almeno a giudicare dalle prime immagini in anteprima. Sempre su Bobos.it vi offriremo altri approfondimenti su quello che potrebbe diventare una delle opere più interessanti dell’anno!

Approfondiamo però il progetto Lumina con interviste a due dei protagonisti: Emanuele Tenderini e Davide Migliore del Coffee Tree Studio. Gli approfondimenti del progetto continueranno poi su FrizziFrizzi, Picame e Bloggoking. Aggiorneremo coi link mano a mano che usciranno.

EMANUELE TENDERINI – co-autore e co-creatore

A: Ciao Emanuele, vorrei approfondire innanzitutto la scelta del crowdfunding. Due autori come voi potevano trovare un editore, avete provato a proporlo o avete scelto a monte di evitare la filiera?

E: Si, avevamo provato a proporlo a un po’ di editori, tra Francia e Italia. L’Italia ci ha completamente snobbati, nessuna risposta da nessun editore. In Francia, invece, ci avevano offerto un buon “prezzo” a tavola ma i contratti blindavano il progetto totalmente a favore, gestionale, dell’editore, quindi dovevamo essere disposti a perderne la “proprietà”. Il Crowdfunding ci da la possibilità di avere la libera gestione del nostro progetto (nel senso che possiamo “usarlo” come meglio crediamo, e nei paesi che vogliamo) e completa libertà creativa. Gli editori francesi che avevamo interpellato ci avevano dato delle direttive editoriali che proprio non ci piacevano, che andavano a svalutare un po’ il prodotto. Con il crowdfunding, invece, pianifichiamo liberamente l’editing del nostro libro e siamo liberi di premere sull’acceleratore della tecnica e della qualità quanto vogliamo. Un esempio è l’ “esacromia”: quale editore l’avrebbe stampato in esacromia? Nessuno.

A: Scendiamo dal piano tecnico a quello narrativo: dove nasce la scelta del genere a metà tra il fantasy e lo sci-fi?

E: Innanzitutto volevamo una storia che ci desse il pretesto di sfogare tutta la nostra creatività. Avevamo voglia di inventare mondi, creature, tecnologia, magia, scienza. Una storia di questo genere è l’unica in grado di darti questo tipo di libertà creativa. Poi, sicuramente, avevamo sia io che Linda, un tipo di retaggio estetico, soprattutto in accezione videoludica, che ci ha spento verso questa direzione. In ogni caso sono più di 10 anni che lavoriamo nel mercato dei fumetti e non avevamo ancora realizzato, sia io che lei, una storia di fantascienza. Alla fine, il tutto è stato “cesellato” per rispondere a una possibile esigenza del mercato. Credo che le “grandi opere di fantascienza” vengano realizzate in periodi chiave del mercato, periodi in cui si assiste a un “boost” narrativo-tecnico che ti accompagna allo “step successivo” (vedi Star Wars, vedi Avatar ecc..), insomma, in concomitanza con un avanzamento tecnico di un medium, c’è sempre un prodotto di fantascienza a trascinare tale evoluzione. Questa, più o meno, è la nostra filosofia.

A: Quali sono i vostri punti di riferimento? Autori, storie… cosa c’è dentro Lùmina?

E: Ci sono soprattutto i grandi documentari di Disney Nature e della BBC. La natura è più “tecnologica” di quanto si pensi, e la “Bio-tecnologia” è l’elemento portante del nostro progetto.

(provate a guardare una qualsiasi “macro” di un ragno o di altri insetti! Alieni!). Ma non solo bio-tecnologia, anche “gusto” per i landscape, occhio “scientifico” sugli spazi. Se avete avuto modo di vedere “The Crimson Wing” di Disney Nature, un documentario sui Fenicotteri Rosa, sapete di ciò che sto parlando. Altri riferimenti: soprattutto Final Fantasy, e le grandi saghe videoludiche come Uncharted, Bioshock, Mass Effect, Killzone, fino ad arrivare a God of War, The Last of Us, Journey e Battlefield. Non è, però, una questione di avere dei riferimenti “simili” a ciò che stai creando. E’ la “spinta” ciò che conta: quando io prendo la ps4, e comincio a giocare a Battlefield, e comincio a notarne le differenze con la versione “old gen”, ecco, è in quel piccolo o grande stupore che si accende la creatività di Lumina. Non è necessariamente, quindi, aver studiato un videogioco o un film di fantascienza, è aver vissuto un piccolo stupore estetico (ed è per questo che sono così importanti, per noi, i documentari di nuova generazione), ed è quello stupore che vogliamo ricreare.

Se poi mi chiedi se considero Lumina l’ “Avatar” del fumetto, si, personalmente lo credo!

PS: ovvio che l’autore massimo, che ha ispirato Lumina e qualsiasi fumetto sulla faccia della terra, resta indiscutibilmente Moebius. Ma lui è un discorso a parte, che va oltre tutto.

 

DAVIDE MIGLIORE – Coffee Tree Studio cura la campagna crowd.

A: Ciao Davide, con te vorrei approfondire la gestione della campagna crowdfunding. Innanzitutto, come nasce la vostra collaborazione con gli autori di Lùmina?

D: Diciamo che ci siamo trovati. Alcuni ragazzi che collaborano con me all’interno del Coffee Tree Studio conoscevano Emanuele e Linda e sapevano che volevano realizzare un progetto fantastico chiamato Lùmina. Volevano intraprendere la via del crowdfunding, ma erano abbastanza intimoriti dal dover gestire tutto da soli, dal marketing alla gestione degli ordini.  Così verso febbraio abbiamo organizzato un incontro e ne abbiamo parlato. Noi ci saremmo occupati della campagna di marketing, della definizione del budget, della produzione e della gestione degli ordini, mentre Emanuele e Linda si sarebbero occupati dei disegni e della grafica. Ci siamo subito trovati in sintonia su tutto e abbiamo iniziato a lavorare a questa avventura.
A: Il crowdfunding in Italia: pregi e difetti, come avete impostato la campagna?

D: In questi giorni ho sentito molti pareri sul crowdfunding in Italia e parto da una prima considerazione: il nome. In Italia viene storpiato continuamente: “crow funding” “crown funding” “cow fading” (lascio a voi le traduzioni, che sono molto divertenti). Questo fa capire che uno dei grandi ostacoli in Italia per questo tipo di iniziative è la poca dimestichezza e la tanta diffidenza nei confronti di tutti gli strumenti che mette a disposizione Internet. Molto probabilmente perchè tutto avviene attraverso uno strumento freddo e impersonale come il computer, il tablet o lo smartphone.
Per questo motivo la nostra campagna è stata impostata a livello internazionale, non solo sul progetto Lùmina, che personalmente ritengo fantastico, ma anche sull’avvicinare le persone agli autori e allo strumento del crowdfunding (crowd significa folla e funding finanziamento, quindi “finanziamento collettivo”). In questo modo i lettori non sono più un elemento passivo, ma diventano una componente essenziale per il successo del progetto finanziando direttamente gli autori e incoraggiandoli nel loro lavoro. Direi che uno dei pregi del crowdfunding in Italia sono proprio le persone, aperte, disponibili e con tanta voglia di fare. E’ fantastico vedere come rispondono ogni volta che parlo del Coffee Tree Studio o di Lùmina. Penso che questa sia la migliore risposta alla situazione economica italiana e il miglior modo per rilanciare un settore in crisi come quello del fumetto: favorire l’interazione tra gli autori e i lettori.
A: Avete dovuto appoggiarvi a una banca estera o avete potuto farlo con una italiana?

D: La scelta di Indiegogo è stata fatta appositamente perchè ci ha permesso di gestire tutto attraverso Paypal, che è accessibile dall’Italia e si può collegare a un conto corrente italiano.
A: Come sta procedendo la campagna? Che previsioni avete fatto?

D: La campagna sta procedendo molto bene, sapevamo non sarebbe stato facile perchè il progetto, oltre a essere molto bello, è anche molto ambizioso, quindi stiamo lavorando giorno e notte su ogni fronte e senza un attimo di pausa per raggiungere il nostro obiettivo. Stiamo continuando a promuovere il progetto usando tutti canali di comunicazione disponibili, italiani e stranieri, stiamo coinvolgendo migliaia di persone e in meno di 25 giorni abbiamo raccolto 14.000 euro (ora sono già 16.000 ndr). La mia previsione è che questo progetto rivoluzionerà il mondo del fumetto e che sentirete parlare molto di Lùmina, non solo in questi giorni, ma anche nei prossimi anni.
A: Come pensate di coinvolgere anche finanziatori dall’estero?

D: Stiamo passando da autori conosciuti a livello internazionale, blog, riviste e siti. Il lavoro di Emanuele e Linda è talmente bello che è difficile trovare qualcuno non interessato. Quello che abbiamo dovuto fare è stato solo impostare la nostra campagna in 3 lingue e interagire con il pubblico. Questo approccio sta portando ottimi risultati, sono molte le persone entusiaste del progetto e stiamo avendo ottimi risultati. In Francia per esempio stanno iniziando a parlare di Lùmina e molti dei nostri acquirenti provengono dagli Stati Uniti. Insomma stiamo creando un vero e proprio fenomeno di massa.

 

Welcome to the future. Today we introduce to you to authors, because there’s an interesting crowdfunding for a very innovative project wich involves two artists: Linda Cavallini ed Emanuele Tenderini. The project is called Lùmina ( Here the link to submit it) and you can understand its aim right from the cover. Linda and Emanuele are two big artists. They worked for publisher like Sergio Bonelli, Mondadori, De Agostini, Panini, Hachette… e le francesi Delcourt, Ankama, Les Humanoïdes associés… Cavallini got a style that merges disney line with japanese influence, a “pop surrealism” with count an amount of artists like Alessandro Barbucci, Barbara Canepa, Anna Merli. Tenderini is probably one of the best colour artist in Italy, always trying to research and experiment. So they wanted to try an innovative project, starting to produce Lùmina. They made it with crowdfunding to take control of the full creative process, from the colour tecnique (hyperflat) to the printing process (hexachrome). Support the project and follow Bobos.it for news about it! 


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