SNKRBX Sneaker Of The Month: Diamond Supply Co. x Nike SB Dunk High PRM “Tiffany”

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La scarpa di cui vi parliamo stavolta, riferendoci alle uscite di Marzo, per tutta una serie di motivi, non poteva essere altro che la Tiffany, nella sua versione a taglio alto. Andiamo con ordine, innanzitutto la scarpa è una collaborazione tra il brand Diamond Supply Co. e Nike SB ma non è una novità assoluta, visto che le Tiffany OG (la versione originale) sono uscite nel 2005 ma a taglio basso, quindi possiamo parlare di una riproposizione di un modello che è sempre stato tra i più apprezzati della serie SB, difatti non proprio facile da reperire anche nei mercati indipendenti, e che avrebbe dovuto rappresentare (poi capirete il perché di questo tempo verbale) il riscatto per chi non era stato in grado di avere la prima versione.

Una colorazione vincente come quella delle Tiffany è sinonimo di successo annunciato. Se Nike SB non ha di certo bisogno di spiegazioni, spenderei qualche parola su Diamond Supply Co. Parliamo di uno skateboarding brand, da non confondere in associazione con il nome Tiffany, che fa pensare a tutto fuorché lo skate. Diamond è un brand che ha ben 16 anni, fondato da Nicholas Tershay, noto come Nick Diamond, che ha iniziato creando una linea di attrezzature da skate a San Francisco, per poi trasferirsi ad LA e lentamente estendere la sua linea prodotti ad accessori e le prime tee, sino ad arrivare al brand come lo conosciamo ora, ovvero produttore di abbigliamento e tutto ciò che riguarda lo skate a 360°, con un team internazionale di più di 100 skater.

Uno dei marchi distintivi del brand è un forte design, immediatamente riconoscibile, ed un focus su una tonalità di blu chiamata appunto Diamond Blue. Quando nel 2005, Nike SB chiese a Tershay di realizzare una sua versione delle Dunk Low, anche per una questione cromatica, fu semplice scegliere lo schema di colori anche grazie alla somiglianza tra Diamond e Tiffany Blue.

Parliamo ora del Tiffany Blue. Questa tonalità è il colore ufficiale del famoso marchio statunitense Tiffany & Co., è un marchio registrato ed è una variante realizzata e registrata da Pantone (azienda statunitense divenuta standard internazionale che si occupa di tecnologie per la grafica, della catalogazione dei colori e della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi) con la classificazione PMS 1837 dove il numero rappresenta l’anno di fondazione del brand. Questo colore non è pubblicamente disponibile nel Pantone Matching System Book, in quanto esclusivo di Tiffany & Co. e possiamo dire che la tonalità è il nome ufficiale di quello che viene chiamato blu uovo di pettirosso medio, utilizzato per la prima volta come colore della copertina del Tiffany’s Blue Book pubblicato nel 1845.

Un colore così iconico non poteva che portare ad una delle versioni di Dunk Low universalmente riconosciute come una delle Nike SB migliori di tutti i tempi. Visto il prezzo non proprio alla portata di tutti, questo remake era stato salutato dai favori di tutti, nonostante fosse chiaro che il numero di pezzi disponibili sul mercato sarebbe stato decisamente maggiore. Ma, dritto per dritto, se la scarpa è una bomba, che me ne frega? La compro e basta! C’è chi ha iniziato a muoversi con 3 mesi d’anticipo, scandagliando i propri contatti e le connessioni con gli store, con un tam tam di topic sui forum e molte conversazioni private. Alla fine bastava fare la conta degli account SB italiani e contattare lo store per cercare di giocare d’anticipo. C’è chi ha fatto il pre-order, c’è chi ha assicurato i propri amici e clienti di fiducia di metterne da parte un paio per loro. Si parlava di una disponibilità di serie da 8 o 16 pezzi, c’è chi ha cercato di forzare la mano per averne 20 paia, c’è chi ha avuto la conferma dell’ordine prima di store più blasonati. Poi? Poi le info dagli agenti e/o da Nike non sono più arrivate, più ci si avvicinava alla data d’uscita e meno informazioni arrivavano. Poi hanno iniziato ad arrivare le notizie dei primi ordini cancellati, di una disponibilità sempre più ridotta, sino alla sorpresa finale di alcuni store che non le hanno proprio ricevute. Le Tiffany sono andate perse. Non si sa dove. Lo sa soltanto l’amarezza provata dai tanti appassionati che attendevano da mesi questa scarpa e sono rimasti con le mani in mano. Intanto l’acquisto online su Nike Store è quanto di più impossibile possa esistere, questo grazie ai BOT che fanno man bassa di tutto ciò che è appetibile online. Il giorno dopo la release si è assistito ad un fermento dei mercati indipendenti dove in tanti le hanno messe in vendita, sembrerebbe che la scarpa sia stata acquistata da chi della scarpa non importava proprio nulla eccetto il lucrarci pesantemente. Sono state viste cifre che hanno superato anche i 500 €, assurdità, ma ancora oggi il prezzo medio è di 250 €, mica poco per una scarpa uscita a 120.
Ancora i tanti insoddisfatti continuano a cercare sul mercato un’offerta conveniente, con un prezzo accettabile, c’è chi apre trattative per far abbassare il prezzo e tanti tra loro masticano amaro per vedere una scarpa del genere svilita allo status di “scarpa da hypebeast”. Questo è il rovescio della medaglia quando la propria passione diviene mainstream ed incomincia ad attirare di tutto al suo interno. Supreme potrebbe fare scuola in questo, ma non vorrei entrare nel (de)merito di un brand che mi sembra essere diventato il brand da poser per eccezione.
Rimane la pazzia ancora viva per una scarpa che, nonostante non raggiunga il livello qualitativo della versione del 2005, continua a collezionare consensi. E aspettiamo anche una terza versione come annunciato da Ben Baller a Febbraio.

Con questa galleria delle Dunk High SB “Tiffany” finisce il nostro appuntamento mensile. Ci becchiamo il prossimo mese sempre qui su BoBos ma se intanto volete rimanere quotidianamente informati sul mondo delle sneaker, con le ultime novità, le anticipazioni e tutto ciò che ruota intorno alla Sneakerculture, ci trovate su www.snkrbx.it

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