Le mie vacanze…3, 2, 1.

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Ore 8.21 AM
“Un’ora e venti minuti…con una pausa a metà per far bere Cliff (il cane) e gli ultimi 200mt sprofondato nella neve.”
“San Giorgio / Fraccaroli passando dal Malera e facendo la costa media del Carega?”
“Èccèrto!”.

 

 

 

 

 

 

Questi sono i messaggi di ieri tra me e Andrea Zambaldi, amico e alpinista (Alpamayo, Shisha Pangma, Makalu, Quitaraju, Aconcagua e la spedizione attorno al mondo Canyon and Cave), che sono proseguiti con il racconto della sua prossima impresa…ecco perché si allena…ma ve la dirò dopo.

Assieme a lui abbiamo anche parlato delle tonnellate di rifiuti sull’Everest: cucine da campo, bombole d’ossigeno, attrezzatura per l’arrampicata e addirittura tablet.
Il governo nepalese ha quindi deciso che ogni spedizione o alpinista deve, non solo riportarsi indietro i propri rifiuti, ma portare “giù” anche un po’ di quelli degli altri (pena una salata multa).

Ora, da un alpinista serio e dalle organizzazioni di spedizioni serie, ci aspettiamo una grande attenzione per la natura e la conservazione dei territori…certo che nello scalare un 8.000 si possono incontrare alcune difficoltà, da qui la necessità di abbandonare i rifiuti. Sta accadendo però un’inversione di tendenza nelle spedizioni. Ci sono meno spedizioni turistiche e più alpinismo, con tutta la passione per l’avventura e la sfida dei propri limiti.
L’attrezzatura necessaria, niente bombole d’ossigeno e spostamenti a basso impatto.

Si riscontra la stessa tendenza anche nel turismo, quello per noi tranquilloni, per noi che il Capanna Margherita a 4.554 sul monte Rosa è un arrivo e non una partenza, per noi che i 520Km della ciclabile dell’Inn ci bastano per un anno, per noi che il Cammino di Santiago ci santifica anche se partiamo da Leon.

Insomma il turismo naturale registra un’impennata di gradimento perché in vacanza voglio usare muscoli, polmoni e avere relax per la mente.

Vi cito un dato fresco fresco di agenzia: la ciclabile Passau / Vienna (quella lungo il Danubio) è costata 28mln di euro, vede 60mila ciclisti all’anno e sviluppa un indotto di 70mln di euro all’anno!

Ogni italiano produce in media 500 Kg di rifiuti all’anno, un’automobile piena di schifezze, una BIDONE-CAR.
Non meno del 40% dei rifiuti finisce in discarica…spreco che produce gas ed inquinanti.
Io voglio Ridurre, Riutilizzare, Riciclare perché il mio quotidiano lo voglio naturale e sereno come in vacanza.

In queste settimane di ricerca del last-minute o delle vacanze ristoratrici, beh, tra le opzioni conviene considerare il turismo naturale oppure una vacanza sostenibile.
La filosofia è: valutare se ogni azione ed ogni attività è positiva per me stesso, per l’ambiente e per l’economia del luogo che visito. In questo modo, il mio viaggio nel mondo inizia appena lo pianifico e non si ferma più.

Ah, che cosa sta preparando Andrea?
Beh, partirà il 20 agosto per fare due 8.000 in sette giorni (Shisha Pangma e Cho Oyu).
Saranno in tre a fare questa avventura, in linea con i principi che dicevamo prima, sarà una spedizione senza bombole d’ossigeno, con solo l’attrezzatura necessaria, ma soprattutto lo spostamento dal primo campo base al secondo, lo faranno in bicicletta…170Km a più di 4.500 metri.

Una minima impronta ecologica per un’avventura massima.

L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro”.

(World Commission on Environment and Development – 1987)

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