Matita, china, acquerello, olio… fumetto, illustrazione, pittura. Come definire Elia Bonetti? Un autore completo e poliedrico che fonda le sue radici nel fumetto più classico e ha espanso i suoi orizzonti in un continuo percorso di perfezionamento.
L’ho conosciuto nel 2007 quando disegnò uno speciale di Diabolik, “Colpo a Treviso”, dimostrando sin da giovanissimo delle grandi doti. Da lì ha spiccato il volo in diverse serie a fumetti, tra le quali va citato sicuramente “Capitan America” per la Marvel e numerose collaborazioni francesi, ultima quella per “Dogma” per Soleil. Ma tra una tavola e l’altra, può sfogarsi brandendo pennelli come un vero gentleman. E sperimenta in continuazione.
Una classe inconfondibile, quella artistica tanto quanto quella stilistica per Elia. Chissà che non riesca a tradurre ancor maggiormente nelle tavole fumettistiche tutta la potenza dei suoi dipinti.