Ad una prima occhiata, quello che maggiormente mi ha colpito e stupito della collezione Primavera Estate di Patrick Ervell è la presenza di un numero piuttosto consistente di cappotti e giubbotti, nove su venticinque, e quasi tutti gli altri capi presentati con magliette a maniche lunghe e/o felpe, singolare quantomeno per la stagione di riferimento.
Lo stilista, nato da genitori svedesi ma cresciuto nel nord della California, è famoso per l’utilizzo di materiali innovativi e inusuali, quali la lamina d’oro, vecchi paracaduti, crine di cavallo, e in questa occasione ha utilizzato tele da vela in seta, unitamente ai più comuni cotone, lana e nylon.
L’insieme è una collezione particolare, nelle forme, a volte moderne altre anni ’60, e nelle linee, a volte geometriche, quasi “spaziali”, altre morbide, dando la possibilità di soddisfare e piacere a un numero piuttosto eterogeneo di persone.
L’uomo classico avrà la possibilità di indossare un elegante abito o uno più casual con gli shorts, quello trendy potrà sbizzarrirsi tra i vari giubbotti e magliette, abbinandoli in molteplici combinazioni, essendo liberi di poter uscire dagli schemi tradizionali o di rimanervi saldamente ancorati.
Photography SHAWN BRACKBILL