Nuova Jeep Renegade

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Quando si pensa ad un marchio come Jeep la prima cosa che viene in mente sono grossi fuoristrada dal look spartano, grandi ruote artigliate pronte per ogni terreno e altrettanto grossi motori assetati di carburante.
Sì perché nel corso degli anni Jeep è stata per gli europei il tipico esempio di fuoristrada a stelle e strisce: capace di tutto ma con poca attenzione all’estetica, perché nel fango non conta avere un bel aspetto.
specialmente quando si parla della Renegade.

Generazione dopo generazione anche la Renegade è stata rivista abbandonando, seppur di poco, quel look da veicolo “duro r puro” che l’ha sempre contraddistinta.
Che la nuova Renegade rappresentasse un taglio con il passato lo si era capito al Salone di Ginevra dello scorso Marzo, dove la baby di casa Jeep aveva fatto la sua prima comparsa.
La Renegade rappresenta infatti la prima vettura del marchio Jeep a competere con segmento degli Small SUV e il primo modello nato dalla fusione tra Chrysler e Fiat sotto il marchio FCA ( Fiat Chrysler Automobiles ).
La nuova Renegade rappresenta perfettamente questo nuovo inizio: un’icona americana costruita in Italia.
Ma c’è di più. Oltre agli stabilimenti italiani in cui verrà prodotta, la Renegade, ha anche “l’anima” tricolore: la piattaforma è infatti la stessa della futura 500X.

I fari tondi e la calandra con i lunghi fori verticali si rifanno chiaramente alle sorelle maggiori ( Cherokee e Wrangler ), il cofano grande e muscoloso dona all’auto nonostante le dimensioni contenute il look aggressivo tipico delle vetture off road.
Le fiancate sono dominate oltre che dalle grandi superfici vetrate dai nuovi passaruota, bombati e decisamente squadrati.
Curve e spigoli. Come al posteriore dove i nuovi gruppi ottici sono quadrati, inseriti perfettamente tra il lunotto e il paraurti.
Per quanto riguarda gli interni quello che si nota al primo sguardo è la somiglianza più che marcata con la “sorella” 500X..
Non solo una trasfusione di know how ma soprattutto di dettagli estetici, tipicamente italiani.
Il volante multifunzione, i sedili, la plancia e la console centrale verranno infatti condivisi tra più modelli del Gruppo FCA.

Ricca anche la dotazione di serie che comprende i consueti dispositivi di sicurezza attiva e passiva, sistemi di infotainment di ultima generazione e trattandosi di un veicolo 4X4 il Select-Terrain System per avere la trazioone migliore possibile su qualsiasi tipo di terreno.
Italiani anche i propulsori che la equipaggeranno: si va dal 1.4 MultiAir turbo benzina da 140 0 170cv al 2.4 benzina aspirato da 186cv, 1.6 MultiJet diesel da 110 o 120cv o il 2.0 MultiJet diesel da 140.
Opening Edition, Limited, Trailhawk sono i tre allestimenti possibili a seconda che si desideri una vettura più “maschia” o più adatta amuoversi in ambienti urbani.
Il tutto a partire da 23.500 euro.

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