In casa o in trasferta e’ sempre questione di dettagli. Pero’ due cose sono sicure: in casa è più facile, in trasferta è più divertente. Sto parlando del mio lavoro, dell’attività in un confortevole studio tv oppure di un’ esterna al caldo torrido o al freddo in uno stadio. L’inviato speciale è un privilegiato perché vede i colori e sente i suoni dell’evento. Studi l’Olimpico di Roma da lontano dalla prospettiva muscolosa di una statua dello stadio dei marmi oppure ti immergi in un cartolina rossa e fumosa di San Siro prima del derby. A volte ho la sensazione che le partite siano quasi un accessorio in giornate estremamente stimolanti prima e dopo il calcio giocato. Tra i dettagli c’è l’umore della gente, gli striscioni, il profumo di un sigaro, il traffico, e pure il mio modo di vestirmi. Se si gela meglio essere pratici e tenersi caldi, oppure mantenere uno standard d’eleganza-ordinanza? Se nevica col cappello o senza? I guanti di pelle sono eccessivi? Come annodare la sciarpa? Oggi la gente nota e giudica tutto, siamo all’alta definizione del giudizio. E’ necessario (dicono) essere impeccabili in tv…
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