Spoon and travel: Uzbekistan, soul and tradition

0

L’Uzbekistan è uno di quei Paesi che si perdono nella geografia dell’Asia centrale, che per noi Europei è fatta solo di pochi nomi, più noti per le vicende storico-politiche degli ultimi 20 anni. Eppure l’Uzbekistan c’è… un po’ come il nostro Molise, seppur piccolo e attorniato da territori più grandi e più conosciuti, che hanno però permesso un’incredibile tutela di quella che è la vera culturale locale. Samarcanda è sicuramente il motivo principale per cui l’Uzbekistan non passa proprio inosservato dal resto del mondo, in effetti, con il suo patrimonio storico e artistico, sottoposto a tutela dell’UNESCO, è una delle città più antiche del mondo e incarna perfettamente le sue origini di “centro di passaggio di diverse culture”. Situata lungo la via della seta, che collega la Cina con l’Europa, presenta alcune delle architetture islamiche più stupefacenti dell’Oriente. Ma non esiste solo Samarcanda in questo angolo di Asia, in Uzbekistan la natura si libera, lasciando scorrere i paesaggi all’infinito, accostando colori puri e intensi, perdendosi tra deserti e montagne. Un Paese desertico, ma estremamente pieno di elementi, in cui la natura riesce davvero a stupire con la sua estrema semplicità e decisione.

Non stupisce infatti, che da un Paese così variegato e complesso, nasca una cucina altrettanto colorita, ricca di profumi, aromi e ingredienti tipici dell’Asia. La cucina uzbeka è molto tradizionale, conservando ancora alcune ricette antichissime e celebrandosi in ogni evento di vita sociale, come matrimoni e feste. Frutta e verdure di stagione, riso, carne (soprattutto pecora e montone), spezie e i latticini, come il katyk – yogurt fatto con latte acido – sono tra gli ingredienti principali della cucina uzbeka. Ma il ruolo assoluto di protagonista è rivestito dal pane, attorno a cui ruotano diverse leggende. Il pane è sacro per gli uzbeki e la tradizione vuole che ogni volta che qualcuno lascia la famiglia, morde un pezzetto di Non, il pane Uzbeko, in seguito viene sotterrato finché il viaggiatore ritorna e mangia il pane intero. Ogni regione ha il suo pane, solitamente cotto in forni di argilla, la pasta lievitata viene stesa e infine decorata con timbri, rendendo ogni pane una vera opera d’arte. Anche il gusto e la consistenza cambiano leggermente di regione in regione, ce ne sono alcuni sottili, altri più spessi e morbidi, alcuni dolciastri, altri invece salati. Ciò che lega però ogni regione del Paese, è la sacralità e l’importanza di questo alimento, che da sempre nella storia e nell’immaginario comune, rappresenta la parte principale della cucina uzbeka.

Italia:  

L’Italia è senza alcun dubbio, il Paese del pane e in particolare in Sardegna, è parte integrante della sua cultura gastronomica e rituale, da sempre. Ogni paese e a volte, ogni famiglia, ha un proprio tipo di pane che viene consumato normalmente a pasto, oppure durante le feste e le occasioni importanti. Il pane è il simbolo della famiglia e della socialità, ma anche dell’importanza del ruolo della donna, che abilmente panifica e decora questi piccoli pezzi di artigianato. Ad esempio, Su Pani Pintau, viene fatto per i matrimoni o per celebrare la Pasqua, panificato con farina di grano duro, è in seguito lavorato a mano intarsiando figure floreali, con forbici e coltelli, poi cotto nel forno a legna. Si potrebbe anche mangiare, ma Su Pani Pintau è un’opera talmente tanto fine, da essere considerato un vero e proprio gioiello.

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.