Per i meno agili Hanna Konola, con quel nome lì, può venire solamente da un paese: la Finlandia. Per tutti gli altri: anche io mi diverto quando leggo i nomi finlandesi. Così buffi, pazzi, non si capisce l’inizio e la fine e hanno sempre qualche lettera che in Italia ci dimentichiamo che esista (ad esempio Hanna è di Pyhäjärvi, e credetemi ho fatto copiaincolla altrimenti stavo ancora lì a scriverlo).
Mi sembra molto interessante il suo modo ingenuo e naif di raccontare il mondo, puro e colorato, senza doppi sensi e forse senza nemmeno la voglia di trovare o dare un senso. Semplicemente rappresentazione personale di quello che la circonda, al di sopra di ogni giudizio, attraverso il suo sguardo.
