Ritorniamo a gironzolare per l’Italia in cerca di qualche evento interessante dedicato al mondo del vino.
Questo fine settimana si riparte da Bologna, all’Autostazione di Piazza XX Settembre, dove nell’ambito della SetUp Art Fair (fiera indipendente di arte contemporanea giunta alla sua III edizione), andrà in scena anche SetUp Critical Wine, una rassegna di vini naturali ideata dall’Associazione Contadini Critici. Un ventaglio selezionato di circa venti produttori di vini biologici, naturali o biodinamici provenienti da tutta Italia.
Insomma, più che una fiera un vero e proprio calderone culturale: progetti di gallerie e fondazioni, esposizioni di giovani creativi emergenti, editoria, laboratori e … VINO. Che non suona poi tanto male. Del resto questa terza edizione di SetUp Art Fair è dedicata alla TERRA; terra intesa come persone, viaggi, scambi, ma anche come nutrimento. E l’agricoltura biologica o biodinamica parte proprio da qui: dalla terra e dal suo nutrimento. Perché è la terra che nutre la vigna, ma è l’uomo che a sua volta può influire su questo passaggio.
Parlare di agricoltura biologica o biodinamica è sempre un po’ difficile per me, 1 perché le variabili sono molteplici e 2 perché a volte fatico a comprendere come un’azienda possa ottenere la certificazione, quando magari l’azienda confinante “biologica” non lo è di certo.
Diciamo che volendo semplificare un po’, entrambi gli approcci si impongono come primo obbiettivo il rispetto dei cicli naturali, ad esempio con la rotazione delle colture e l’uso efficace delle risorse naturalmente presenti sul territorio. Nel caso della vigna, viticoltura biologica significa ad esempio avere dei limiti nell’uso di pesticidi o fertilizzanti sintetici; con l’approccio biodinamico invece diventa ancora più importante il calendario lunare e planetario per i diversi interventi agricoli, ma anche l’uso di compost biodinamici di qualità.
Terra, terra e ancora terra. Da dove tutto parte e dove tutto ritorna. Ma intanto noi andiamo a Bologna!