Anche NO! quando è troppo è troppo.

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Forse Dio mi ha fatto nascere con il grande difetto di sentire la temperatura esterna sul corpo, di non essere, ahimé, una cosidetta “figa di gomma”.
Se c’è freddo prima di tutto mi viene la pelle d’oca, poi, mi si gelano i piedi e infine, o mi becco una bella influenza o una bella seduta sul water. Evidentemente sono unica nella mia specie. Quando prendo parte alle fashion week non nego di aspirare anch’io ad essere una considerata “giusta”, ben vestita, cool ma mai lo faccio a discapito della mia salute.
Si è da poco conclusa la New York Fashion week che, come avrete potuto sentire al telegiornali di tutto il mondo, è stata accompagnata da violente perturbazioni nevose, bufere di neve e un abbassamento drastico delle temperature. Drastico, da quanto segnalato, significa venti gradi Celsius sotto lo zero. Ripeto in simboli matematici: -20°.
Ora, il clima non può fermare un fenomeno cos’ acclamato e fondamentale per l’economia come la fashion week ma si sperava, almeno, riuscisse a fermare le velleità stilistiche fuori dalle sfilate. E invece no. Stolti che non siamo altro. La gamba nuda, la pancia fuori e il cappottino primaverile/giacchino in pelle, non sono così sprovveduti da essere debellati da una comune bufera di neve.
Ecco allora gambe completamente all’aria, spero abbiano usato il vecchio metodo dei calciatori delll’olio di canfora anche se questo avrà compromesso non poco per loro scie di naftalina, ombelichi alla mercé di raffiche di vento gelate, ma tanto può essere utile per tenere la linea e farsi un giro in più sulla tazza del cesso. Altro che dieta Ducan.
E ancora maniche corte, pizzi chantilly consigliati proprio per le loro proprietà anti-vento.
Io non sono nessuno per giudicare, è verissimo, ma credo che a febbraio, a NY, nessun turista vada con una valigia piena di abbigliamento per la spiaggia. E penso che la moda stessa non voglia la fine della stagionalità perché, allora, per che razza di motivo ci sarebbero due sfilate stagionali? Ma che, ci prendiamo tutti allegramente per i fondelli?!

Confido in me medesima tali cose: che Anna dello Russo, avendo ormai una certa età, non abbia covato acciacchi irrimediabili, che Eleonora Carisi e Chiara Ferragni non siano nella clinica psichiatrica che ha cercato di alleviare le pene dei veterani di guerra tornati dalla Russia, che le modelle non si siano ibernate nella speranza di entrare nel team di Futurama, che Sofí Sanchez de Betak abbia ancora uno stomaco e che Zanita Whittington non abbia subito un caduta spontanea del seno dopo il congelamento susseguito allo scatto di Tommy Ton. Pace all’anima loro ma…anche no!

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