Villa Além – Valerio Olgiati

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Se ci guardiamo attorno nelle nostre città il cemento è ovunque, usato a volte senza criterio e con logiche capitalistiche, costituisce l’ossatura dell’urbanità moderna e contemporanea dell’occidente, ma l’uso del cemento per sperimentazioni formali è spesso visto come brutalismo o virtuosismo plastico. L’accezione negativa data al materiale da costruzione che ha cambiato la storia viene sovvertita, in questa opera di Valerio Olgiati il cemento facciavista è utilizzato come il marmo da uno scultore, inserita in un paesaggio naturale privo di contaminazioni dovrebbe sembrare un alieno e invece sembra un’opera di land art della fine degli anni 60.

Si trova a Alentejo, in Portogallo, tra colline e boschi, all’esterno cinta da un muro che crea un hortus conclusus con delle pareti alte 5 metri che proteggono e permettono la vita delle specie raccolte in un habitat avverso. Lo spazio da abitare è essenziale distribuito su un solo livello, monomaterico e monocromatico, l’arredo è minimo e sufficiente alla vita, non c’è spazio per l’eccesso e anche la piscina posta in perfetto asse nord sud è seriosa. Le forme secche e precise producono giochi di luce e ombra suggestivi degni di un monumento suprematisma paradossalmente fuso con una potentissima naturalità, da ammirare e vivere in perfetto silenzio.

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