In un mondo saturo di proposte quanto quello della moda al giorno d’oggi, l’unica via che molti brand vedono per farsi notare, per fare parlare di sé, per strappare due tre righe di giornale, la menzione della blogger o qualche scatto in un editoriale, sembra essere solo una: stupire, esagerare e oltrepassare tutti i limiti.
Eppure, c’è chi riesce ad essere “diverso” senza fondare la propria unicità sull’eccesso e sulla provocazione. Quando ciò accade, la trasgressione più grande si traduce in una lieve e curata reinterpretazione di linee e tagli classici, rielaborazione in chiave contemporanea e urbana di vezzi e vizi sartoriali.
Svelarsi e non spogliarsi, ispirare e non imporre, come un profumo delicato da indossare sempre, così nasce Pomandère. Un marchio che ha fatto della discrezione, della linearità e dell’understatement la chiave di un’estetica ben riconoscibile, quella di una femminilità raffinata e sofisticata, morbida ma mai leziosa, rigorosa ma mai povera.
Tutto comincia nel 2008, quando Carlo Zanuso, designer del brand, decide di dare una nuova vita a ciò che meglio conosce, la camicia, il pezzo che da più di 30 anni i suoi genitori producono per conto terzi in una piccola azienda di Vicenza.
Cultura sartoriale, passione per i materiali e cura del dettaglio incontrano gusto personale e spirito di ricerca, con il risultato finale di una linea di total look che parte dalla camiceria maschile per poi estendersi al capo spalla, passando per gonne e pantaloni, fino agli accessori.
Una collezione, quella per quest’inverno, in cui creatività e indipendenza scoprono geometrie di matrice nordica, morbidezza essenziale e suggestioni vintage, con un’alternanza di pulizia estrema, trame lavorate e stampe a contrasto. Volumi e dettagli disegnano uno stile androgino, confortevole e preziosamente vissuto. I tessuti, naturali ed esclusivi, si fanno accattivanti e distintivi in virtù dei particolari attenti e curati. Infine i colori, che, seppur pieni e floridi, si stemperano e si abbassano, per dipingere uno stile romantico e nostalgicamente contemporaneo.
Pomandère è una donna che veste cose belle, semplici ma mai banali, distintive ma mai eccessive. Cose che lasciano sia la personalità a raccontare la storia, non il capo a definire l’identità. Cose avvolgenti e impalpabili nella loro essenza. Cose fatte con estrema cura, come i sacchetti in lino, riempiti di fiori secchi e bucce d’agrumi, che un tempo diffondevano fragranze naturali negli armadi: i pomandère.
Tutta la collezione qui, sul sito ufficiale.