Affreschi di luce: Miguel Chevalier

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L’esperienza quasi quarantennale di Miguel Chevalier nell’arte digitale ne fanno di certo un pioniere del settore. Ogni opera dell’artista francese è il risultato di una sperimentazione multidisciplinare, mezzo per indagare la relazione tra l’uomo e il contesto in cui si trova. Nella sua creatività non c’è alcun confine, anzi essa si muove in maniera ibrida tra arte generativa e interattiva spaziando da proiezioni a ologrammi, da sculture in 3d-printing a laser-cutter, ottenendo sempre delle opere immersive capaci di stupire e colpire.

Le installazioni maggiormente coinvolgenti sono di sicuro le proiezioni in edifici storici: fasci di luce variopinta che alterano la percezione spaziale e svelano particolari inaspettati. Queste opere di arte visiva sono degli affreschi effimeri che prendono forma in cattedrali e castelli.

 

 

Affreschi di luce: Miguel Chevalier_Cambridge

 

 

Tra gli interventi più recenti c’è “Complex Meshes”: trompe-l’oeil luminoso concepito per il Festival delle luci del 2015 nella cattedrale di Durham, UK. La luce, in continua mutazione, va in risonanza con le maestose strutture voltate della cattedrale spingendo gli archi della copertura a rompere, illusoriamente, la propria staticità. Questo spettacolo visivo interagisce, grazie a dei sensori, con i visitatori che vengono attratti magneticamente da costellazioni e luminose reti elastiche.

 

 

Affreschi di luce: Miguel Chevalier_complex_meshes

 

 

“Arborescences Digitales” e “Digital Waterlilies” sono altri due esempi della sua maestria. Le installazioni, ospitate nell’ultimo piano del castello della Roche-Jagu (Francia), indagano il legame tra natura e artificio attraverso la rappresentazione di giardini virtuali. Questa ricerca è parte di un processo avviato dall’artista alla fine del 1990 e si basa sull’osservazione del regno vegetale e la sua elaborazione poetica nel mondo digitale.  Entrambe le opere ci portano in un universo vegetale lussureggiante e molto intrigante che interagisce con lo spettatore smembrandosi e ricomponendosi ad ogni passaggio.

 

 

Affreschi di luce: Miguel Chevalier_paradis_artificieles

 

 

Le installazioni di Miguel Chevalier attraggono anche il mondo accademico, di fatti è il primo artista che può vantare un incarico dall’Università di Cambridge. In occasione di una campagna raccolta fondi, nello scorso autunno, l’Università gli ha commissionato una proiezione nella cappella del college. Questa installazione, dal titolo “Dear world… yours, Cambridge”, ha fatto da quinta agli interventi di illustri studenti e docenti, tra i quali Stephen Hawking. Le diverse discipline sono state rappresentate dall’artista attraverso fasci luminosi e spettacolari immagini che connettono la scienza con la spiritualità.

 

 

Affreschi di luce: Miguel Chevalier_cambridge

 

 

Anche l’Italia, nell’estate 2014, è stata illuminata dall’arte di Chevalier. Il chiostro ottagonale di Castel del Monte ha avuto l’onore di ospitare “Tapis Magiques L’Origine du Monde”: una caleidoscopica fusione tra magma e macropixel proiettata sul pavimento. Gli spettatori, durante questa performance, sono stati avvolti da fasci variopinti rendendoli un tutt’uno con l’opera d’arte.

 

 

Affreschi di luce: Miguel Chevalier_castel_del_monte

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