Se la California è una delle mete delle vostre prossime vacanze, una visita allo Yosemite National Park non può mancare nel vostro programma di viaggio.
Picchi granitici che raggiungono i 4.000 metri di quota, cascate vertiginose, fra le più alte al mondo, intere foreste di sequoie, estesi prati e laghi alpini, lo Yosemite offre degli scenari unici che hanno reso quest’area famosa in tutto il mondo, denominata, a ragion veduta, la “cattedrale della natura”.
Inserito nel 1984 tra i siti patrimonio dell’umanità dall’Unesco, il parco ha un’estensione pari alla superficie della Valle d’Aosta, di circa 300.000 ettari, e occupa parte della Sierra Nevada, la catena montuosa che si estende nella parte est della California.
Contenitore di un’eccezionale biodiversità di flora e fauna, è l’habitat ideale di molte specie note: all’ombra di veri e propri monumenti naturali, le sequoie giganti, ed altre specie vegetali piuttosto rare, questi boschi sono frequentati ad esempio da orsi, puma o leoni di montagna, anche se è molto raro scorgerli, cervi e i simpatici scoiattoli che in cerca di un facile spuntino, purtroppo, sono molto confidenti con gli esseri umani. Fra le specie di uccelli, invece, si annoverano la poiana della Giamaica, il falco pellegrino e la facilmente avvistabile ghiandaia di Steller, dal caratteristico piumaggio blu elettrico.
La Yosemite Valley copre solo l’1% della superficie del parco, ma è senz’altro l’area più famosa e accoglie i panorami più stupefacenti. Tale vallata e i suoi molteplici paesaggi ebbero origine nell’era glaciale e sono il frutto dell’erosione che i ghiacciai alpini, avanzando lungo il corso del fiume Merced, esercitavano sulle pareti di granito circostanti, allargando sempre più il canyon formato dal fiume e lasciando le sommità di roccia più dura, che sono poi diventati uno dei simboli del parco, come ad esempio l’Half Dome.
Il trek: le Vernal Fall e Nevada Fall.
“In ogni passeggiata nella natura, l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca” così il naturalista e scrittore John Muir sintetizzava in poche parole l’essenza delle sue avventure di fine ‘800. Grande attivista per la tutela di questo ambiente di valore inestimabile e a lui molto caro e fonte di ispirazione dei suoi libri, il trek proposto è a lui dedicato. Dopo aver percorso il facile e corto Mist Trail per giungere al cospetto delle Vernal Fall, bellissime quanto affollate, è necessario proseguire sul medesimo, tangere le imponenti Nevada Fall e poi procedere per il John Muir Trail che comporta un certo impegno fisico per il dislivello da affrontare ma permette di vedere le cascate e tutta la vallata dall’alto e da dei punti di vista d’eccezione.
Molti si “accontentano” di vedere le Vernal Fall dal basso, il suggerimento è quello di faticare un po’ di più e godersi degli scenari irripetibili.
Una curiosità; pare che l’ideatore del cartone animato Alvin and the Chipmunks, abbia trovato ispirazione proprio mentre attraversava in auto il parco. Ross Bagdasarian Sr., non avendo ancora individuato a quale tipo di animale affidare le peculiari vocine da lui realizzate, ebbe il colpo di genio quando ad un certo punto, un piccolo scoiattolo gli tagliò la strada fermandosi davanti alla sua macchina. Era il simpatico chipmunk, lo scoiattolo striato reso famoso anche dai due personaggi immaginari di Cip & Ciop e anche poi dalla fortunata serie animata di Bagdasarian inaugurata negli anni ’60 e giunta fino agli anni ‘90.
Aggiunta di Gabriele¬