Florence To è un’artista dalle molte sfaccettature, capace di stupire utilizzando differenti tipi di media per creare scenari immersivi, quinte interattive di balletti e visual per concerti. Le sue installazioni sono un continuo lavoro di ricerca per coinvolgere emotivamente lo spettatore indagando i linguaggi dell’architettura e i suoi elementi.
La sua formazione ed esperienza nel campo tessile come assistente sarta di noti stilisti come Alexander McQueen e Boudicca hanno assottigliato particolarmente la sua precisione e cura del dettaglio che si riscontra in ogni sua installazione. Nel suo eterogeneo background si trovano anche incursioni di musica classica che l’hanno portata a collaborare anche come sound designer per spettacoli commissionati da SAT (Societé des Arts Technologiques di Montrèal), 4DSOUND di Budapest e il Festival Unsound di Cracovia.
Quintessence parla di memoria e di come questa possa essere distorta e modificata involontariamente. I ricordi sono il risultato di associazioni tra gli eventi e le emozioni che a loro volta hanno un legame con i colori, quando utilizziamo la memoria a lungo termine questo meccanismo di associazioni viene fortemente sollecitato oltre a subire un ulteriore livello di interpretazione. Questo processo provoca delle variazioni nel nostro ritmo cerebrale oggetto rappresentato da Quintessence.
In questa performance una cupola è la tela su cui proiettare fasci di luce capaci di dilatare lo spazio passando da una realtà tridimensionale a una 4D, dove il tempo diviene il protagonista. La successione di luce e oscurità è studiata con cura, il ritmo visivo è meticolosamente scandito, armonizzato con la musica composta dal sound designer brasiliano Ricardo Donoso. Così facendo le frequenze della performance ricercano una allineamento con quelle cerebrali, al fine di creare una risonanza sensoriale portando lo spettatore a un’esperienza completamente immersiva.
La cupola diventa un vero e proprio amplificatore del tempo. la cassa armonica della memoria.