Oggi vi presento un progetto che mi é subito stato a cuore, prediligo chi crea e realizza qualcosa partendo anche dal passato per modernizzarlo e renderlo disponibile al giorno d’oggi. Soprattutto verso gli occhiali, da quando non li porto più, li vedo in maniera differente (e non é una questione di diottrie), volendo andare al sodo vi presento Hapter Eyewear
Presentazioni d’obbligo, chi siete e com’é nato Hapter Eyewear?
Fondata nel 2013 a Belluno, la piccola cittadina veneta incastonata nelle Dolomiti bellunesi, HAPTER è una start-up italiana indipendente, che dal territorio dolomitico trae la sua ispirazione e linee guida. Il progetto poggia su un concetto di prodotto brevettato, nel quale materiali artigianali e industriali si fondono assieme, in un processo produttivo brevettato e senza precedenti.
Le montature HAPTER sono composte da un endoscheletro di acciaio medicale, materiale industriale e garante dei requisiti tecnico-medicali-funzionali dell’occhiale, che grazie ad una specifica sagomatura funge da struttura flessibile per la pelle esterna, che nella prima collezione txtl001 è di tessuto di alta gamma, artigianale e irregolare, prodotto dal Lanificio F.lli Cerruti 1881.
Questo occhiale è un oggetto ricercato nel quale convivono universi culturali e materici differenti, raffinata tecnologia strutturale nascosta ed espressività del sapere artigianale.
Un progetto degno di nota che, prima volta per un occhiale italiano, ha vinto alcuni tra i più importanti premi di design industriale: l’iF Product Design Award, il German Design Award e l’americano Good Design Award per citare i più famosi, oltre ad essere presente nell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) Design Index.
Come artigiani contemporanei, noi fondatori (Eric Balzan e Mirko Forti) interpretiamo artigianato e tecnologia in ugual misura, combinandoli con alchimie, formule e passaggi, per rendere fruibile un prodotto con sensorialità artigianale e fascino industriale, completamente fabbricato in Italia con lo spirito di una volta ma con odierne risorse creative ed industriali.
Tempo addietro frugando in un vecchio cassettone ho ritrovato un vecchio paio di occhiali e poi mi avete scritto voi ed ho notato che erano gli stessi (i miei abbastanza rovinati) é un modello che pensate di riproporre nella sua interezza?
Alla fine è destino che questi occhiali siano “ritrovati”! Noi in montagna, tu in un vecchio cassettone. Per noi quegli occhiali sono stata un’ispirazione fortissima, i materiali morbidi e flessibili con i quali sono costruiti, abbinati alla funzionalità di un occhiale così costruttivamente semplice. E’ questo che ci colpì a suo tempo, oltre ovviamente al contesto in cui li abbiamo trovati, in montagna, in una zona di vecchi baraccamenti militari.
Tenendo la mascherina in mano si poteva ancora intuire quale conforto avesse dato al soldato cui era appartenuto, nelle condizioni estreme della montagna
Ricerche successive ci hanno portato a conoscere un po’ meglio la loro storia, il fatto che eserciti di diversi paesi avessero la loro versione, e che queste fossero declinate per diverse utilizzi: c’erano quelli da ghiacciaio, quelli da deserto, da motocicletta, da aviazione.
La tentazione di replicare l’oggetto è molto forte, ma è una sfida che richiede progettualità e dedizione per riuscire ad ottenere un occhiale con caratteristiche meccaniche più adatte all’uso contemporaneo. Abbiamo comunque costruito una replica dello stesso nel 2014, con i materiali costruttivi propri di HAPTER – vd. comunicato stampa dedicato – a scopo di marketing e studio preliminare. Questo ci ha permesso di focalizzare la sfida di design, e abbiamo depositato un Modello di Utilità che ci permetterà di prenderci il giusto tempo per dedicarci a questo progetto, quando saremo pronti a farlo.
HAPTER prende origine da quella mascherina, e pure per lo sviluppo della collezione TXTL001 abbiamo intrapresero un percorso di ricerca volto a ritrovare l’essenza di quella mascherina: un oggetto fatto con lo spirito semplice e genuino delle ricette del passato, che dolcemente manipolato trasmettesse le vibrazioni generate dalla passione del fatto a regola d’arte e con il quale avere un rapporto naturale, intimo e coinvolgente.
Cosa rappresenta per voi l’occhiale?
Sai, nel nostro territorio sono nati e si sono sviluppati gran parte dei principali leader mondiali dell’occhiale, che ancora qui sono per buona parte insediati. L’occhiale ha da sempre allargato gli orizzonti spaziali del nostro piccolo territorio periferico, dato l’opportunità ai talenti locali di migliorare la propria professionalità, sostenuto anche economicamente un’intera comunità.
Quindi per noi l’occhiale rappresenta prima di tutto la cultura del nostro territorio.
Solo che abbiamo deciso di seguire un percorso radicalmente nuovo, che si discostasse sia come premesse che come ambizioni da quanto è ormai consolidato nel mercato e nel nostro territorio. Quindi abbiamo creato una marca e una collezione, basata su un concetto di prodotto rivoluzionario.
Concretamente l’occhiale è un mix di creatività, materiali e funzionalità, ed è questa la sfida principale di quest’oggetto, e anche la caratteristica che lo rende così affascinante per noi. L’occhiale deve assolvere alle sue funzioni primarie, che son quelle di accogliere e bloccare le lenti (da vista o da sole) e di calzare sul viso durante le varie condizioni di utilizzo: due semplici caratteristiche che lo rendono estremamente complesso e tecnico, basti pensare alle differenze tecniche delle varie lenti (da vista o da sole) e all’infinita gamma di visi da dover soddisfare.
Quindi la maggior parte dei marchi “sfruttano” le competenze e conoscenze consolidate di produttori di occhiali, e focalizzano la propria creatività e distinzione apportando variazioni estetiche – colori, forme, ecc.
HAPTER ha intrapreso una sfida diversa, reinventando l’occhiale, con materiali nuovi, tecniche produttive nuove, una nuova meccanica. Un progetto d’avanguardia da questo punto di vista.
La manualità di creare un oggetto rappresenta una sorta di legame con il passato, che visione avete di ciò e come vi rapportate al futuro?
Non avremmo mai potuto progettare e produrre un occhiale HAPTER così com’è attualmente inteso, se ci avessimo provato 10 anni fa. Semplicemente perché a quel tempo non esistevano, o non erano accessibili, le tecnologie e il know-how necessario per farlo.
Allo stesso tempo, non potremmo produrre un occhiale HAPTER in un contesto X , perché richiede competenze e sensibilità produttiva che nel nostro territorio si è sviluppata in secoli di storia produttiva dell’occhiale, e difficilmente avremmo potuto trovare in altri territori.
Quindi nel progetto HAPTER si condensa già la visione di un occhiale radicato e in debito con il passato, ma che guarda al futuro con grande ottimismo.
In ogni caso per noi il progetto deve avere degli elementi di classicismo, quindi non ci aspettiamo che in futuro nascano materiali adatti al nostro occhiale. Ma sicuramente saremo pronti a valutare tecnologie che ci permettano di continuare a combinare materiali nobili in modi davvero alternativi, come già facciamo.
Una domanda che vorreste vi fosse fatta e a cui rispondere.
Che sensazioni si provano ad indossare un occhiale HAPTER?
Effettivamente indossare un HAPTER è diverso da qualsiasi altro occhiale.
Un occhiale HAPTER è leggerissimo, morbido al tatto e quando indossato avvolge il viso con una giusta pressione che lo rende confortevole, molto stabile. Ci piace pensare al concetto di “guanto per il viso”.
Il prodotto ha una specifica “mano”, termine che abbiamo appreso lavorando a stretto contatto con il nostro partner Lanificio F.lli Cerruti, e che esprime le sensazioni tattili che il materiale comunica al tatto.
Dunque la percezione che di questo si ha quando si tocca, ma anche quando si indossa, è unica e senza eguali.