Karamea – Is this the End of the Road?

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Ultimamente vedo cose fighe fatte da persone altrettanto fighe, sembra una banalità ma aver scoperto Karamea mi ha aperto gli occhi, sulla voglia di viaggiare e di come si possa raccontare una storia, in maniera speciale, coinvolgendo gli altri per poterla completare. Ed é per questo che ho voluto conoscere Marco Gianstefani perché mi raccontasse di più su questo luogo e della campagna su Indigogo (non dimenticate di supportarla anche voi)

 

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Come ci siete finiti a Karamea?
Nel 2013 ho deciso di prendermi un anno sabbatico, dopo aver lavorato in pubblicità come direttore creativo per poco meno di dieci anni.  Stavo viaggiando, e avevo letto su qualche blog dell’esistenza di una bellissima grotta naturale in quella zona. Quando sono arrivato, ho si trovato la grotta naturale, ma mi sono ritrovato nel bel mezzo di qualcos’altro. E’ difficile descrivere a parole che cosa, e forse è proprio per questo che ho deciso di girarci un documentario. La prima cosa che ti colpisce di Karamea è la felicità, e la serenità con cui gli abitanti di quel posto sperduto vivono le giornate, per cui, attratto dallo loro spensieratezza e da una strana magia che trovi nell’aria, vuoi saperne di più e decidi di rimanere.

Ed è li che tutto cambia, perchè capisci come queste persone vivono. E così, come dice il trailer del documentario: “Le risposte, a volte, le trovi dove meno te le aspetti”.
Invece di limitarsi a parlare di problemi come il cambiamento climatico, di come il mondo è alla deriva, di come le teorie sociali e sistemi ecologici possano salvarlo, loro hanno messo in pratica un vero e proprio processo ecologico-economico che punta alla completa sostenibilità, un progetto in cui ognuno fa la propria parte con l’obiettivo di creare un posto dove finalmente “si vive davvero”.
I pilastri dello stile di vita Karamea sono ovviamente le energie rinnovabili, l’agricoltura biologica e la permacultura, ma non si tratta solo di energia solare o di “crescere i propri pomodori”, è semplicemente un’altra filosofia di vita, loro la chiamano “Qualità Vs Quantità”.

E’ semplicemente una sorta di esperimento socio-economico-ecologico in cui le persone possono toccare con mano ciò che realmente significa vivere in modo sostenibile.
Si tratta di un posto così reale che chi passa di li, anche solo per una notte, finisce per rimanerci, per qualche giorno, per mesi, o chi addirittura per anni.

 

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Com’é nata l’idea di voler raccontare questo viaggio?
Quando viaggio solo, lo faccio principalmente per fare foto, è una delle poche cose che mi rilassa, seppur sia molto vicina alla mia professione (prima della pubblicità, il mio percorso è stato prima di montatore e colorist, poi regista). Avevo l’attrezzatura quindi (non tutto, qualcosa ho dovuto comprare via internet) e ho chiesto, proposto la cosa a Paul Murray, la persona che li a Karamea è un po’ il centro di tutto, e lui rimasto colpito da chi fossi e cosa volessi fare, mi ha dato la possibilità di stare per un paio di mesi e sviluppare il progetto.

 
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Ho visto che trai i Perk figura anche la versione VHS a parte essere splendida come idea, lo avete fatto affinché fosse disponibile per tutti o semplicemente per nostalgia?
Il VHS è ovviamente un gioco, mi sono detto: perché tutto questo parlare di Vinile, e nessuno che invece fa del serio Vintage con il video? Penso sia un bel modo per scherzare con i donatori, i veri amanti del video (perlomeno quelli che come me ne hanno almeno più di 30) si divertono a vedere un Perk del genere. E ne abbiamo già venduti 2!! (Ovviamente persone del settore)

 

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C’é un particolare motivo per cui vi siete appoggiati a Indigogo come piattaforma di crowdfunding?

La maggiore differenza tra Indiegogo e Kickstarter è che con il primo puoi finanziare (come nel nostro caso) anche progetti già partiti e che hanno bisogno di una mano. Kickstarter è un All-or-nothing, mentre Indiegogo ti permette di ottenere la cifra raggiunta anche senza il raggiungimento della cifra richiesta.

 

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La gente arriva a Karemea senza un determinato motivo e, nonostante, apparentemente, non ci sia nulla finisce per rimanerci. Chi o cosa li trattiene ma soprattutto cosa c’é in fondo alla strada?
Non è una comunità di hippies anni 70’ come qualcuno potrebbe pensare, non ci sono regole comuni che impongono come vivere e comportarsi con gli altri. Esiste la proprietà privata e un sistema economico “spontaneo” basato principalmente su scambio e baratto per coprire la maggior parte dei bisogni delle persone. Dato lo scarso utilizzo, il denaro viene speso in modo saggio e accurato, non lasciando in alcun modo spazio per il consumismo.

E questo, principalmente è il motivo materiale per cui la cittadina è un’unicità, ed è il motivo per cui attrae molte persone. Poi, mi ripeto, ma l’insieme di tutte queste cose crea una magia strana e inspiegabile, l’idea è quella di provare a raccontarla nel documentario attraverso le testimonianze di chi ci vive o chi di li passa anche solo per un momento.

 

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Una volta qualcuno disse: L’uomo per sua natura è portato alla continua ricerca, sia essa personale o materiale non importa purché sia un viaggio interminabile verso una determinata meta” – Qual é la tua?
L’idea che sta alla base del documentario è quella di “mostrare per educare”. Ed è fondamentalmente quello che quella cittadina e i suoi abitanti hanno fatto per me e per moltissime persone, mi hanno insegnato che è possibile vivere diversamente e che la felicità può essere dietro l’angolo. In questo senso la mia ricerca non è finita, mi sembrava giusto fermare, sottolineare questo punto cercando di portare con me più persone possibili.

 

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Una domanda che vorresti ti fosse fatta e a cui rispondere?
Quando sarà finito il documentario? dove uscirà?

Speriamo che tutto vada come previsto; a settembre incominceremo a mandare il documentario nel circuito dei maggiori festival internazionali, sperando di avere visibilità di primo piano (Amsterdam, SXSW, Sundance). Nel mentre organizzeremo le proiezioni per chi, aiutandoci durante la campagna crowdfunding, ha già comprato il biglietto per vederlo in anteprima.

 
 

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