Il Brunelleschi, Dante, il Botticelli e molti altri hanno lasciato alla città del Giglio un’eredità culturale e artistica di incalcolabile valore. A tale ricchezza si aggiunge un patrimonio ambientale che inaspettatamente spunta appena ci si allontana dal centro.
Senza raggiungere la vera e propria campagna, Firenze offre delle aree naturali dall’innegabile pregio naturalistico ma anche storico, dalle quali si possono godere bellissimi panorami sulla città. Luoghi poco noti anche agli stessi fiorentini e attraversati da strade sterrate, sentieri, antichi tracciati, alla scoperta della natura e delle testimonianze storiche che custodiscono. Ecco tre itinerari immersi nella natura per godersi la città del Giglio dall’alto.
L’Anello del Rinascimento dal borgo di Impruneta alla Certosa.
Questo itinerario interessa un tratto del famoso trekking che abbraccia la città di Firenze, l’Anello del Rinascimento. 170 chilometri tutti in un’unica soluzione, percorribili però anche a moduli, che si snodano sulle colline intorno alla città del Giglio e che vedono come fulcro ideale il simbolo del Rinascimento, la Cupola del Brunelleschi.
Il percorso, della durata di circa un’ora mezza praticamente tutto in discesa, ha inizio nella piazza principale della città del cotto, Impruneta, dove ha sede la Basilica di Santa Maria, luogo di culto mariano e meta di pellegrinaggi. Percorrendo tratti dell’antica rete viaria fiorentina tra ulivi, pievi e antichi casolari, l’itinerario termina alla Certosa del Galluzzo, il monastero edificato a partire dal 1341 d.c. sul monte Acuto, attualmente gestito dai monaci Cistercensi e visitabile su prenotazione.
La popolosa e industrializzata area che coincide con il comune di Scandicci è, a insaputa di molti, circondata a sud ovest da un dolce rilievo dalle verdi pendici ricoperte da boschi, il Poggio Valicaia. Istituito parco comunale per valorizzare il patrimonio ambientale, è posto a una quota di 380 m.s.l.m. e possiede un significativo grado di biodiversità. L’escursione che è possibile effettuare all’interno di questo polmone verde che si erge dal caos cittadino, inizia dal Vingone per proseguire su strade sterrate e giungere poi nell’area verde del Parco di Poggio Valicaia.
L’itinerario si conclude ad anello e non prevede difficoltà tecniche, non presenta particolare dislivello sebbene i tempi di percorrenza prevedono 4 ore per il completamento del tragitto; è particolarmente indicato per i bambini, visto che l’area è attrezzata con varie attività didattiche.
Il Monte Ceceri e l’antica via degli scalpellini.
Fiesole, antico insediamento di origine etrusca, nota ai più per la panoramica veduta su Firenze, offre la possibilità di vedere la città da una terrazza naturale ancor più alta e immersa nel verde: il Monte Ceceri. Questo polmone verde che domina Firenze è stato istituito area protetta per tutelare l’interesse storico e naturalistico che ricopre. E’ stato crocevia di geni e artisti rinascimentali, emporio a cielo aperto dal quale si rifornivano di materia prima e ispirazione, nonché luogo scelto da Leonardo da Vinci per il collaudo di una delle sue invenzioni più geniali, la macchina del volo. La piazza di Fiesole è il punto di partenza dell’itinerario ad anello della durata di circa un’ora e mezzo; una passeggiata tra natura e storia, alla scoperta delle antiche vie percorse dagli scalpellini e delle botteghe di pietra dalle quali si estraeva la pietra serena, una roccia largamente utilizzata in epoca rinascimentale.