Save Villa Nemazee

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Il mio post di questa settimana non sarà su prodotti o progetti interessanti che ho scovato sul web, ma si occuperà di architettura; nello specifico di Villa Nemazee di Gio Ponti. Realizzata tra il 1957 e 1964, si trova a Teheran e rischia la demolizione, al suo posto potrebbe essere realizzato un albergo a cinque stelle di venti piani. Mi piace dirlo al condizionale, pensando che firmando la petizione su change.org si possa fare qualcosa per bloccare questa eventualità. Il progetto fu realizzato in collaborazione con Fausto Melotti e Paolo De Poli su commissione di Shafi Namazee, uomo d’affari iraniano e si trova nella zona settentrionale della città. La villa è il terzo esempio di casa unifamiliare pensato per quella che lo stesso Ponti definiva la “joie d’y vivre”, si compone di un grande ambiente centrale alto due piani e sulle visuali attraversanti per permettere un dialogo tra la parte interna ed esterna dell’architettura. Elegante e visionaria allo stesso tempo i suoi interni sono espressione tangibile della filosofia di Ponti riguardo l’organizzazione degli spazi con le pareti attrezzate e le numerose opere d’arte e di design presenti al suo interno. L’edificio è l’unica opera dell’architetto milanese rimasta inalterata in Medio Oriente. La notizia ha fatto molto discutere e attivare un gruppo di architetti iraniani che si stanno impegnando per cercare di bloccare questo possibile scempio. Per chi come me è un amante di design e di arte in generale è quindi un dovere firmare, qui potete trovare la petizione! Firmate e condividete, grazie!

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Facade

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Tutte le foto: Archivio Gio Ponti

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