A noi che dell’amore ci resta la magia, anche se è passata.
A noi che dell’amore ci resta l’amaro in bocca, anche se preceduto da un bacio che ha finto intensità e trasporto.
A noi che dell’amore ci restano le parole sospese, quelle di cui non sapremo mai il vero significato.
A noi che dell’amore ci restano le canzoni in cui vogliamo vedere segnali dall’universo.
A noi che dell’amore ci resta il completino intimo sexy comprato e mai utilizzato perché siamo troppo pudiche per sentirci femme fatale.
A noi che dell’amore ci resta un fiore essiccato appeso in casa, che tutto è destinato a finire e va bene così.
A noi che dell’amore ci resta un sorriso solitario nel guardare indietro, a chi ci ha ferito e a chi non è stato quello che avremmo voluto.
A noi che fantastichiamo ancora su quello che sarebbe potuto essere e La La Land ci ha fatto uscire in lacrime dal cinema.
A noi che sappiamo riservare affetto anche per quelli che non ci meritavano ma a cui, alla fine, vogliamo ancora bene.
A noi che dell’amore non capiamo nulla ma lo viviamo. Che non usiamo stratagemmi, che non abbiamo strategie ne difese, a noi che crediamo nel sentimento puro che nasce all’improvviso o nel tempo, conoscendosi di più e non ci mettiamo paletti e limiti.
A noi che dell’amore ci restano le maniglie perché la vita ce la mangiamo con voracità ed entusiasmo, che non sappiamo trattenerci, che non sappiamo dosarci, che un emozione va vissuta fino alle lacrime, di gioia o di tristezza che siano.
A noi che dell’amore accogliamo la sfida, senza paura, a muso duro o con il sorriso stampato in faccia, che sappiamo sopportare il rischio dell’abbandono, quello della perdita e persino quello della dimenticanza.
A noi che all’amore sappiamo dire basta quando sentiamo che è malato, che ci annienta, che ci butta giù, perché amiamo noi stesse prima ancora di amare l’altro.
A noi che siamo dentro alla storia d’amore più bella e crediamo nel lieto fine e ce la gustiamo tutta, dalle attese alle presenze fino alle assenze.
A noi che proteggiamo, curiamo, supportiamo, sopportiamo e sacrifichiamo. Che troviamo il tempo. Che diamo attenzioni. Che ci siamo nel momento del bisogno.
A noi che per la gioia cantiamo a squarcia gola in auto, che proviamo ricette arzigogolate per stupire, che restiamo ferme nella corsia degli alcolici per scegliere il vino migliore da portare a cena, che ci fermiamo in mezzo alla strada ad osservare il mondo che ci circonda protette dalla beatitudine del nostro sentirci innamorate, che il mondo sembra un posto migliore quando abbiamo l’amore. E che non sappiamo più stare con i piedi per terra. Che sembriamo eterne romantiche. Che non sappiamo nascondere l’evidenza e veniamo prese in giro per la nostra espressione trascendente e inebetita.
A noi che amiamo e non sappiamo farne a meno e mai ci toglieremo questo incredibile senso di libertà.
Buon San Valentino
