A qualche decina di chilometri da Siena vi è un luogo mistico intriso di storia e leggenda. Antiche vicende di cavalieri aleggiano tuttora nella verde Valle del Merse; li, in mezzo alle ondeggianti colline, si trova una remota e imponente abbazia cistercense e poco più in là e posto su un’altura, il piccolo eremo di Montesiepi, custode di un’affascinante reliquia, tra favola e realtà: la spada nella roccia di San Galgano.
La storia di Galgano Guidotti affonda le sue radici intorno al 1200 d.c., così come l’abbazia da tempo sconsacrata e in parte diroccata ma inequivocabilmente suggestiva, ed era un giovane cavaliere nato nel vicino borgo di Chiusdino che, come molti altri giovani dell’epoca, conduceva una vita di eccessi e lussuria.
Leggenda vuole che una mattina di primavera l’Arcangelo Michele gli si mostrasse all’improvviso mentre cavalcava assorto nei suoi pensieri: attraverso uno stretto ed impervio sentiero, lo condusse fino alla collina di Montesiepi, dove fu accolto dai dodici Apostoli di fronte ad un tempio di forma rotonda. Galgano dal quel momento abbandonò le sue vesti di cavaliere e diventò un eremita devoto al Signore, interpretando quella visione come segno del volere di Dio e infisse la sua spada in una roccia, in modo da farne una croce. A tutt’oggi quella spada si trova infissa li dove Galgano la ripose per sempre, come simbolo di un’incorruttibile conversione.
Se fu il britannico leggendario Re Artù a trarre ispirazione dalla storia di Galgano o viceversa non è chiaro, mito e realtà si fondono come anche le due storie che risalgono allo stesso periodo sebbene avvenute in posti allora molto lontani.
Mistero e fascino pervadono questi siti che rievocano vividamente l’atmosfera medievale dell’epoca. Immersi nella più tipica e affascinante campagna toscana, sono attraversati da vari sentieri alla scoperta di questi luoghi e dei tempi che furono.
Da Chiusdino all’Abbazia di San Galgano
Itinerario con paesaggi mozzafiato, si snoda fra colline e boschetti con partenza dal borgo longobardo di Chiusdino che è anche il punto più alto e panoramico sulla vallata. Il percorso prosegue fino ad arrivare all’eremo o rotonda di Montesiepi, dove è conservata in una teca la spada infissa nella roccia, per scendere poi verso la solenne Abbazia di San Galgano che ha per pavimento il prato e per tetto le stelle. Niente di più suggestivo.
L’itinerario si snoda per circa 13 km con pochissimo dislivello in salita e 150 metri in discesa (tempo medio di percorrenza 4h30′), non presenta difficoltà tecniche ma un po’ di allenamento e abitudine a camminare sono necessari, visto che per tornare a Chiusdino, al punto di partenza, si devono ripercorrere i 13 km dell’andata non trattandosi di un percorso ad anello. Per la visita di San Galgano è richiesto un biglietto di ingresso.