A dispetto dell’apparente semplicità, Hyke è uno straordinario intreccio di realtà.
Alcune parole di Ettore Sottsass ben possono descriverlo “Un po’ di calma, un po’ di silenzio, un po’ di dubbi […] Un po’ di ambiguità, un po’ di pensiero, un po’ di cura […]”.
Come archivisti di moda, i designer Yukiko Ode e Hideaki Yoshihara scavano e osseravano il passato per rivedere il presente.
Dalla grande passione per il vintage è nata l’esigenza di dare vita ad un brand che avesse le sue radici nell’heritage, ma che spingesse i suoi rami sempre più in alto, nutrito dal potere dell’innovazione.
Un minimalismo che parla, un’immobilità in fermento data da un attento studio che passa dai tessuti ai tagli poi rielaborati attraverso il filtro mentale di Yukiko e Hideaki.
L’abbigliamento militare e sportivo è ciò che li influenza principalmente, con linee ricche di dettagli tradizionalmente associabili all’ambito maschile, ma da loro magistralmente rielaborato per il guardaroba femminile.
La forte sensibilità per una bellezza funzionale li ha portati ad ispirarsi ai parka dell’US Army ECWCS degli anni ’80 per la Spring/Summer 2018.
Silhoutte allungate per una femminilità silenziosa e discreta, dubbiosa e al contempo sicura.
Si gioca con le proporzioni: le giacche a vento diventano lunghissimi abiti o crop top in una rielaborazione dello urban style contemporaneo, mentre gonne di organza plissettata spuntano sotto felpe in una palette di kaki, nero e verde oliva che incrociano la stampa pitonata nei capi in collaborazione con The North Face.
Questo stile sofisticato e leggero è il perfetto compagno per le giornate di pioggia primaverile, mentre corriamo verso l’aperitivo di metà settimana.
Hyke colpisce come un haiku giapponese: semplice, ma profondissimo.