“CAMMINARE SULLA LUNA” DEATH VALLEY NATIONAL PARK

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Con i suoi 153.500 kmq Death Valley e` il parco nazionale più grande degli Stati Uniti. Poco conosciuto rispetto ai famosissimi Yellowstone, Grand Canyon, Zion, Yosemite e Great Smoky Mountains National Park, il Death Valley è situato a confine tra la California e il Nevada, a circa 200 km da Las Vegas. Il nome, datogli da un gruppo di pionieri che si persero nella valle durante l’inverno del 1849-50, vuole ricordare la violenza della natura e le condizioni climatiche estreme che caratterizzano quest’area geografica. Ci sono sei punti di accesso del parco, ognuno dei quali offre al visitatore lo stesso tipo di sensazione ed esperienza. Varcata la sua soglia quello che si prospetta dinnanzi è una vallata sconfinata e desertica, un luogo senza tempo che ricorda molto la Luna. Non rimarrete colpiti dalla bellezza del paesaggio, ma da un forte senso di abbandono: lungo il percorso si attraversano città fantasma, miniere in disuso, dune di sabbia alte come quelle del deserto del Sahara, distese di piante di Yucca, crateri e vulcani di terra rossa. La superficie corrugata della terra e il silenzio del vento che scotta rievocano la genesi del mondo. Il colore predominante non e` il verde accesso delle palme e il blu profondo dell’oceano che bagna la California, ma il beige dorato del deserto del Mojave. Le notti sono paragonabili a quelle del Marocco, dove sono le stelle a foderare il cielo notturno e a illuminare le strade. Un’ esperienza sublime, che fa ricordare quanto immensa sia la natura.

All’interno della Valle la temperatura può sfiorare i 56 gradi nella stagione calda, annoverandola tra i luoghi più caldi al mondo, e d’inverno può raggiungere tranquillamente i -10 gradi. Le condizioni climatiche estreme rendono l’intera area a dir poco selvaggia, quasi al punto di diventare pericolosa per i turisti che non si attrezzano in modo consono.

Sebbene per molti sia alquanto improbabile pensare di vivere in un luogo del genere, esistono piccole comunità che vivono all’interno del Parco per tutto il periodo dell’anno, tra cui i dipendenti dei piccoli resort posizionati vicino ai punti di maggiore interesse.

Death Valley grazie alla sua vastità e diversità geologica è considerato un vero e proprio “paradiso” per i fotografi. Gli scatti fatti durante la “golden hour” possono dare un piccolo scorcio dell’unicità del posto, alquanto “lunare”. Le mete più conosciute e che più si prestano ad essere fotografate sono le famose “Mesquite Flat Sand Dunes” , una concentrazione di dune di sabbia, altissime e vaste, che al tramonto diventano delle colline dorate, il “Badwater Basin“, una distesa di cristalli di sale che rappresenta il punto più basso del Nord America (-86 metri sotto il livello del mare), l’ Ubehebe Crater, una massiccia esplosione di origine vulcanica, le Darwin Falls, delle imponenti cascate che sorgono nel bel mezzo del deserto più arido, Artist Drive e Zabriskie Point, delle aree in cui si possono ammirare dei colori surreali, come se Madre Natura prendesse la terra e la intingesse nel colore.

Completano l’experience una serie di canyons che vale la pena visitare. Il più imponente della Valley e` il Titus Canyon, un vero e proprio percorso all’interno di massiccie mura rocciose, che fanno credere di essere in un film di Indiana Jones. Il più suggestivo, da fare nel tardo pomeriggio, è il Golden Canyon che si conclude con una spettacolare vista della “Red Cathedral”, un’alta parete di roccia che al tramonto diventa di color rosso mattone.

Dal 2014 Death Valley National Park ha aumentato il numero di visitatori drasticamente, ricevendo nel 2016 nuovi fondi per migliorare i servizi destinati ai turisti e per rendere il parco più ospitale ed accessibile. Sempre di più entrerà a far parte della lista delle “must things to do” in California; una tappa da non saltare, sulla strada per il Grand Canyon, che rende il culto del viaggio “on the road” una vera e propria esperienza hollywoodiana!

 

 

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