Al Mudec di Milano la mostra “Frida Kahlo, oltre il mito”

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Frida Kahlo, oltre il mito” è il titolo della mostra in esposizione al Mudec – Museo delle culture di Milano, il polo espositivo inaugurato nel 2014 e progettato del celebre architetto David Chipperfield.

Una mostra che, prima ancora dell’inaugurazione (avvenuta l’1 febbraio), ha generato nel pubblico un forte interesse: oltre alla numerosa affluenza, infatti, anche le prenotazioni e la prevendita dei biglietti hanno fatto registrare cifre importanti.
Se pensate di visitare la mostra (affrettatevi: chiude il 6 giugno), vi consigliamo di acquistare subito un biglietto, poiché nei giorni precedenti alla chiusura si prevede calca e lunghe code alla biglietteria.

 

Nonostante la mostra sia ancora allestita, si può già parlare di successo?

Sembra proprio di sì. Una grande soddisfazione per il curatore Diego Sileo, a cui va riconosciuto il merito di aver realizzato un ambizioso progetto espositivo dopo sei anni di studi e ricerche, nell’intento di tracciare una nuova immagine della “artstar” messicana.

La mostra al Mudec si presenta come un omaggio a una grande donna e il pubblico ha dimostrato di apprezzare questo genere di esposizioni. Circostanza che conferma la voglia di andare a vedere le mostre d’arte, sebbene viviamo in un’epoca dettata dal digitale. Ciò fa capire che le persone desiderano conoscere, approfondire e scoprire in prima persona le storie e le opere di personaggi importanti, che hanno lasciato un segno nella nostra storia e società. Il desiderio di passeggiare per le sale espositive, ammirare a distanza di poche decine di centimetri l’uso del pennello e la consistenza del colore utilizzati per un quadro o sentirne il profumo, è vivo più che mai.

Frida Kahlo è, per alcuni, solo un nome; per altri è una vera e propria icona, simbolo di indipendenza, forza e coraggio. Come una musa ispiratrice, la troviamo nella moda, nel design, nella letteratura e persino al cinema.

Amata, venerata o odiata, lei è la rappresentante di un’epoca e uno spirito sempre attuale.

L’unica certezza è che la vita non avrebbe senso, se smettessi di sognare.

Frida Kahlo

 

Le sezioni espositive

Al Mudec, la sua storia è raccontata in quattro sezioni (Donna, Terra, Politica e Dolore) attraverso quadri, fotografie e documenti, alcuni di questi in prima assoluta nel nostro paese: il dipinto “Nina con collar”, per esempio, viene esposto per la prima volta al mondo. Opere provenienti dalle due più importanti collezioni di Frida Kahlo, come il Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e la Jacques & Natasha Gelman Collection, dall’archivio di Casa Azul (la casa dell’artista a Città del Messico) e da altre collezioni quali quelle di Isolda Kahlo, Miguel N. Lira e Alejandro Gomez Arias.

Frida Kahlo, oltre il mito” ci dà l’occasione di scoprire una delle artiste più importanti del XX secolo. Una donna dallo sguardo diretto e profondo, capace di incantare, ma che solo nei suoi ritratti riusciva a rappresentare alla perfezione lo specchio della sua anima. In una lettera rivolta a Diego Rivera, il marito dell’artista, Picasso scriveva:

Né tu né io saremo mai capaci di dipingere una testa come quelle di Frida Kahlo!

(tratto dal libro ¡Viva la vida! Di Pino Cacucci edito da Feltrinelli).

Un’immersione nella vita dell’artista

Un percorso espositivo che tocca i momenti importanti della vita di una donna dalla bellezza ardente, dallo sconfinato e contrastante amore per Diego Rivera, che ritroviamo raffigurato in alcuni autoritratti di Frida come terzo occhio o come bambino in fasce; il figlio che avrebbe tanto voluto avere, ma che la sorte le ha negato dopo il grave incidente che l’ha vista coinvolta in uno scontro con un tram, nel settembre del 1925. Un episodio che ha segnato tragicamente l’esistenza e il corpo di Frida ma che lei è riuscita a “sbeffeggiare”, rinascendo con la tenacia di chi la vita la vive per essere vissuta veramente.

Passione per la vita ed energia che effondeva senza risparmio: sono questi i sentimenti, travolgenti e ipnotizzanti, che ampliano il significato del titolo dato alla mostra: “Frida Kahlo, oltre il mito”.

 

Foto by CARLOTTA COPPO.

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