“Notte di sogni, di coppe e di campioni” cantava Venditti una vita fa. Oggi, pur essendo in tema di esami di maturità, ci sentiamo di parafrasare i suoi versi modificandoli in “settimana di sfilate, di debutti e di citazioni”. Virgil Abloh debutta in passerella alla guida di Louis Vuitton e il suo esordio da direttore creativo della maison avviene all’insegna della citazione (per non essere troppo cattivi).
Abiti e outfit a parte, ciò che ha colpito il pubblico desideroso di scoprire l’atteso lavoro di Virgil non è stata tanto la collezione vista in passerella, ma una sneaker i cui dettagli hanno ricordato sin da subito una delle sneaker più riuscite di Jordan brand. Ebbene si, quella che finora è conosciuta come la Louis Vuitton 408 altro non è che un insieme di richiami alla Jordan 3. Oggetto di un accanito dibattito, che si è subito sviluppato sui social, è stata la suola della scarpa che richiama in pieno quella della versione originale della terza creazione firmata Tinker Hatfield per la linea dedicata a Michael Jordan. Ma le citazioni non finiscono qui.
Altro elemento preso in prestito dalla J3 è la tag arancione venduta in abbinamento alla scarpa che in questo caso presenta le iniziali LV al posto dell’iconico Jumpman. Ora i più maligni vedranno anche altri dettagli presi in prestito da altri brand dello street fashion. Primo fra tutti lo “strappo” in velcro che richiama un po’ troppo quello presente nella passata collazione di Prada. Senza giudicare l’intero lavoro sulla collezione LV per la primavera 2019, diciamo che ci saremmo aspettati qualcosa di meglio, e senza dubbio di più originale, per quanto riguarda le calzature. Caro Virgil l’esame di sneakerologia non lo hai passato. Forse è il caso di rivederci a settembre.