Opening Ceremony x HOKA ONE ONE Clifton

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Se gli U2 cantavano “Where the streets have no name”, io dico che certi brand la loro strada l’hanno trovata e ha il nome che urla successo. La parte più bella di questo discorso è quando certe label si uniscono, per dare i componenti per il robot finale. Stiamo parlando di Opening Ceremony, fondato nel 2002 da due amici provenienti dalla UC Berkeley, che rispondono al nome di Carol Lim and Humberto Leon. Il loro sogno era quello di realizzare un “luogo”, dove poter condividere le stesse passioni, legate ai viaggi, all’arte e al fashion. Possiamo dire che il tempo gli ha dato ragione e il tutto si è avverato. Non solo un brand, ma anche uno store presente nelle maggiori capitali della moda, come NYC, Tokyo e L.A. Nel loro concept creativo c’è tanta sperimentazione e anche una buona dose di pop-culture. Sull’altra sponda del fiume c’è HOKA ONE ONE, reduce dalla collabo con Engineered Garments, ha nella sua storia tutto il suo power on, che la vede nascere nel 2009, come un’azienda francese di scarpe da running, con i suoi padri che rispondono al nome di Nicolas Memoud e Jean-Luc Diard, ex dipendenti Salomon. Se all’inizio solo i runner dell’ultramaratona adoravano questa scarpa per le sue caratteristiche, col tempo anche i corridori di altre specialità, si sono avvicinati a questa label, che prende il nome dal linguaggio Maori, che significa una sorta di “Fly over the earth”.

Nel 2013 è stata comparata dal gruppo Deckers Brands, quelli che hanno anche Teva, UGG e altri marchi. Il suo headquarter è ora a Goleta in California. Come è successo ad altri, anche quelli di HOKA ONE ONE, hanno deciso di cimentarsi nel modo del lifestyle e del fashion streetwear, ecco quindi che per alzare l’asticella iniziano le collaborazioni con Engineered Garments. Questa label nasce nel 2002 come una New York based, ma ha un cuore tutto Japan del suo fondatore Daiki Suzuki e af parte del colosso Nepenthes di Mr Shimizu. I suoi tratti tipici sono donati proprio dal suo fondatore, che non solo è un grande amante di sport come la pesca e il ciclismo e quindi di tutto quel mondo outdoor, ma a metà degli anni 70′, si innamora completamente del menswear Americano, Quindi, tutte le sue creazioni hanno nel loro DNA, quel concetto di sportswear made in USA e quel mood outdoor e e anche un uso sfrenato delle uniformi militari, tutto realizzato con il sapiente stile Giapponese. Ecco quindi che queste due entità si incontrano e iniziano nel 2018 la prima collaborazione sul modello Hupana. Poi, sempre nello stesso anno, viene realizzata un’altra joint venture, che da vita alla TOR ULTRA LOW WP. Il 2020 vede quindi una nuova collaborazione tra loro due, che vanno a chiudere il terzetto iniziato nel 2019, con la Tor Ultra Hi boots e la Bondi 5s.

La silhoeutte per l’occasione è la Clifton, che giunta al sesto modello, viene però scelta la “3”. Se il DNA di Hoka sta nella performance e nel sistema di ammortizzazione, quello di OC è quello di rendere il tutto molto in clima lifestyle. Quindi largo a tre diverse colorway molto accattivanti, una marrone chiara con accenti arancio e blu, una nera con punte di giallo e viola e una terza, tutta in bianco che si accompagna al rosso, al blu e al grigio argento. Anche sul lato di restyling c’è una novità, ovvero una “cage”tutta in pelle sui pannelli laterali.Si conclude con una midsole in EVA Foam, per non dimenticare che non è solo molto bella. La release è prevista per il 21 di Febbraio, presso gli store OC e sul sito europeo di HOKA ONE ONE.

 

 

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