Le mani d’oro del nostro futuro

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Si pensa al Made in Italy quando immaginiamo un oggetto o un capo nato da mestieri che tramandano una saggezza e un’esperienza antica, e una qualità al tatto e alla vista di certa raffinatezza. È un marchio di garanzia e di eccelsa qualità. Dalla cima al tacco, l’Italia è una fucina di talenti, eccellenze e inestimabili produttori di altissima gamma. Il mondo intero ammira e ricerca il Made in Italy nei più svariati settori. Basti pensare, tra i più famosi e solo per citarne qualcuno, a brand come: Riva Yatch, Lamborghini, Armani, Artemide …

Per onorare questo settore di grande pregio, a Milano esiste la Fondazione Cologni per i Mestieri d’Arte. Nata nel ’95, è un’istituzione privata non profit che, attraverso eventi formativi e di stampo culturale, vuole avvicinare i maestri artigiani con il pubblico, soprattutto quello giovane.

A Venezia c’è la Venice Fashion Week, che da dieci edizioni investe nella difesa del genius loci e nella creatività locale in una logica contemporanea con eventi tra il real e il digitale in location mozzafiato e in giro per la città tra atelier e laboratori aperti gratuitamente al pubblico, anche quello del web, ovviamente.

Una città con un cuore pulsante, da vivere e non solo da vedere. Dal 23 al 25 ottobre, in apertura della settimana della moda a Venezia (dal 22 al 31 ottobre 20202), le porte di botteghe e atelier si aprono al pubblico, offrendo l’opportunità di incontrare gli artigiani e osservarli mentre lavorano e creano.

I riflettori sono puntati sulla città di Venezia, che ricordiamo è stata realizzata interamente dagli artigiani: celebre è il suo vetro di Murano, il merletto di Burano, i tessuti della Tessitura Luigi Bevilacqua. A proposito di Tessitura Luigi Bevilacqua, è un’azienda attiva dal 1875, protagonista con la Maison Dior e alla Venetian Heritage Fondation di aver organizzato nei saloni settecenteschi di Palazzo Labia, in occasione dell’opening della 58ma Mostra Internazionale d’Arte – Biennale di Venezia, il Tiepolo Ball. Ha sostenuto, in un progetto sull’Alto Artigianato curato dagli stessi organizzatori della Venice Fashion Week, la partnership con l’eco-designer Tiziano Guardini per la realizzazione di una collezione limited edition totalmente sostenibile, fatta con i suoi velluti, damaschi, lampassi, broccati e il prezioso velluto soprarizzo, prodotto ancora oggi a mano.

La bellezza dell’artigianato è poter godere di quella sensazione speciale e assolutamente personale di vedere e toccare con mano un’opera d’arte; realizzata con passione e dedizione da coloro preservano la propria arte nel futuro. Sono sarti, stilisti, orafi, designer, impiraresse, profumieri, vetrai, decoratori, calzolai, tipografi, ceramisti, artigiani della carta, fiorai, grafici e moltissimi altri.

Le loro mani rappresentano una voce identitaria del territorio e mediante il contatto della materia ci offrono la possibilità di divenire dei designer rivoluzionari perché ereditari di un sapere tramandato da generazioni con il beneficio di reinventarlo.
L’artigianato quindi, è futuro.

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