Dall’algoritmo all’organicità: le geometrie naturali di Nervous System

0

Parlare di stampa 3D è sempre più attuale dato il suo veloce sviluppo e la continua crescita, confermata anche da alcune statistiche americane che stimano un incremento del settore di oltre 5 miliardi di dollari entro il 2018  (rispetto ai dati del 2014). Dentro al cosmo del 3D-printing si trovano differenti galassie dal DIY al biotech, dalle industrie più tecnologiche alle ibridazioni con altre discipline.

Uno degli esempi che eccelle per tecnologia e creatività in tale settore è sicuramente il gruppo americano di Nervous System. Questo duo, nato nel 2007 a Somerville, Massachussets, è formato da Jessica Rosenkranz, laureata in architettura e biologia al MIT nel 2005, e Jesse Louis-Rosenberg, anche lui laureato al MIT, ma in matematica, e con un’esperienza nella Gehry Technologies. Insomma proprio due designer cervelloni!

 

cell cycle jewelery

Forse qualche appassionato di sneakers avrà sentito già parlare di questi ragazzi circa due mesi fa quando, da una proficua collaborazione con New Balance, hanno generato una suola stampata 3D frutto di una modellazione digitale ben studiata che ha attinto dati dall’analisi dei movimenti e delle pressioni che un piede esercita durante una corsa. Questo è un nuovo filone di ricerca che ha visto, prima di New Balance, cimentarsi anche Nike e Adidas. Lo scenario dove si sono svolte le ricerche per questo progetto è stato lo Sports Research Lab del Massachusetts, dove è stata utilizzata una griglia di sensori che hanno registrato con precisione le forze che esercita un piede quando tocca il suolo. Ciò ha permesso di elaborare un modello che riesce a rispondere al meglio ed esaltare le prestazioni dei migliori corridori. La tecnica utilizzata per la realizzazione è quella della sinterizzazione sintetica selettiva di elastomeri flessibili che ha permesso la creazione di una suola simile a un tessuto spugnoso.

 

Nervous per NB (2)

 

 

Ma, prima di questa esperienza con New Balance, i ragazzi di Nervous si sono cimentati in progetti altrettanto interessanti e tecnologicamente innovativi. Già dalle suole appena viste si può notare come attingano dalla natura: da questa traggono ispirazione e inoltre ne carpiscono le logiche per generare algoritmi e codici di modellazione digitale destinati alla stampa 3D. Lo studio delle aggregazioni di coralli e il ricorso a schemi di interferenza portano alla progettazione di un processo in “continua crescita”, e non a una forma definita, il cui risultato è una miriade di creazioni diverse, di forme sempre differenti.

Kinematics è uno degli esempi del loro processo creativo dove un configuratore permette all’utente di personalizzare il proprio prodotto, portando così alla generazione di oggetti sempre differenti. Kinematics combina la geometria computazionale con la fisica del corpo rigido portando così alla creazione di oggetti complessi formati da moltissimi moduli articolati che vengono piegati su loro stessi: ciò permette la modellazione di elementi di grandi dimensioni senza scontrarsi con il problema della limitata volumetria che i sinterizzatori possono stampare. Questa tecnica può essere usata per creare un gioiello su misura oppure anche un tessuto, fino ad arrivare all’abito: una vera e propria opera d’arte esposta nella collezione permanente del MoMA.

 

Kinematics

L’indagine del processo è proprio il metodo che contraddistingue Jessica e Jesse, infatti anche tra le altre creazioni si può notare come tutto è riconducibile a delle “formule” che, se ripetute portano, a geometrie sempre più complesse, come dei frattali in continua germogliazione. La loro produzione è affascinante, ogni progetto porta a risultati diversi anche se il metodo che li sottende è il medesimo: un’assonanza col mondo naturale e la sua innumerevole varietà.

 

growing objects

 

Floraform 2

 

Nervous per NB

SUBSCRIBE
Unisciti alla nostra mailinglist, sai che vuoi farlo.