Dopo due giorni coinvolgenti e ricchi di stimoli è ora di riordinare un po’ le idee. L’esclusiva accoglienza che ci ha riservato JTI, partner dal 2012 di Biennale, è stata magnifica. Il team di JTI ci ha condotti in un viaggio meraviglioso, dalla normale quotidianità al cuore di “Reporting from the front”: l’attesissima 15^ Mostra Internazionale di Architettura. La visita in anteprima della Biennale di architettura di Venezia per chi, come me, è un architetto con trascorsi lagunari, è un’occasione eccezionale ed emozionante.
Il tema di quest’anno proposto dal cileno Alejandro Aravena, architetto conosciuto per la sua particolare attenzione al tema sociale, è quanto mai attuale: “Reporting from the front”, un’esposizione capace di stravolgere il nostro punto di vista e spronare un approccio propositvo. La biennale quest’anno infatti vuole essere una rassegna di progetti vincenti, soluzioni allo stato attuale di difficoltà che si sta vivendo in tutto il mondo. L’approccio è positivo: assodando che lo stato attuale è critico c’è la volontà di rimboccarsi le maniche e mutare i problemi in opportunità progettuali dove non solo gli architetti sono chiamati a dare risposte. Infatti ognuno di noi, tutta la società, può prendere la scala di Maria Reiche, l’archeologa tedesca studiosa delle linee di Nazca scelto come soggetto per i manifesti della Biennale, e studiare la situazione da una prospettiva differente per dare soluzioni e superare gli ostacoli.
Questa esposizione parla in maniera diretta e semplice, senza compromettere però la complessità dei progetti, vuole comunicare non solo agli architetti ma anche a chi ha potere decisionale e agli utenti finali proprio perché l’architettura è, tra le arti, quella con maggior peso politico. La visita ai Giardini e all’Arsenale sono degli appuntamenti imperdibili, come anche agli eventi collaterali, il tema di Aravena è stato declinato attraverso diverse interpretazioni evidenziando le diverse sfumature che il “fronte” può assumere, rendendo il tema ancor più legato a noi.
Non voglio svelarvi molto di più… vi lascio la sorpresa della scoperta segnalando una delle installazioni che mi ha maggiormente colpito: Armadillon Pavilion di Block research group, un affascinante studio sulla forma e la statica al fine di utilizzare il minor materiale possibile in edilizia.
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