Mai come ora la grafica si è avvicinata alla moda, potremmo soffermarci a parlare di come cambia il target di certe riviste solo per via degli art director che vi danno la propria impronta, oppure disquisire su come siano stati fondamentali gli esempi di Terry Jones per i-D, quelli di Neville Brody per The Face o ancora quelli di Fabien Baron per Vogue e via dicendo… La realtà è che c’è molto interesse per la grafica, più di quello che della grafica stessa si conosca. Non basta aver studiato serve l’estro, la creatività e la capacità di vedere le cose da un altro punto di vista. Un’ esordiente illustratrice che rende valido il concetto della grafica a servizio della moda è indubbiamente la giovane Chiara Boz, artista che con i suoi tocchi rosati da vita a modelle sensuali disposte a posare per magazines e indossare abiti scultorei. In lei non è assente di sicuro l’influenza fiorucciana, privata però del tono pop artistico tanto caro allo stilista, realizzata tramite il mix di disegno manuale, vettoriale e bitmap.