Capogiro d’arte

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Le vetrine dell’arte sono dilagate a Berlino per un lungo fine settimana iniziato giovedì 7 ottobre e conclusosi domenica 10 ottobre 2010.

Art Forum, Berliner Liste, Preview, Abc, Kunstsalon, Stroke 0.3, Art Tower ed altri eventi minori.

Difficile stare dietro al mondo dell’arte ma ancora più arduo è il compito di cercare di godere di tutte le opere presentate e di metabolizzare senza rischiare di fare indigestione.

La quiete visiva e sonora necessaria per capire ed apprezzare una creazione non sono certo presenti. Gli stand traboccano di volti noti ed ancora ignoti, presentano prodotti per scioccare, per attirare l’attenzione.

Ho cercato di interpretare gli sguardi delle persone mentre tutti passeggiavamo tra un evento e l’altro: volevo capire cosa funzionasse, da che cosa la gente era davvero colpita. Cosa facesse esclamare, cosa facesse fermare per più di un minuto prima di passare oltre.

Maiali giganti che sudano immobili su una cyclette, statue greche riprodotte in polistirolo, maschere di gomma in marmo, un bastone da passeggio che scimmiotta il simbolo della Nike. Un bambino che presenta i suoi lavori, prodotti in tempo reale e che, come un esperto, posa per i fotografi.

A quest’ultimo mi sono avvicinata incuriosita; non sapevo come prenderla: era una critica al mondo del mercato dell’arte oppure l’ennesima speculazione?

Nulla di tutto ciò: l’opera di Ralf Schmitt, di suo figlio e di sua moglie si svolgevano a ritroso esponendo anche opere scolastico-artistiche di nonne, genitori, e bisnonne. Quattro generazioni: un’arte privata che pubblicamente svela le sue radici.

Art Preview– a cui appartengono le opere sopracitate- è stato forse l’evento che meglio ha controbilanciato quantità e qualità.

Mi sono chiesta come riassumere un tale bombardamento visivo in parole senza dover fare una lunga lista di nomi e descrizioni che avrebbero fatto perdere qualsiasi magia. Infine mi sono decisa per brevi resoconti che, per quanto non esaustivi, possono servire come guida attraverso le immagini.

Art forum pullulava di addetti ai lavori incravattati e di bollini verdi accanto alle opere cripticamente esposte.

Abc ha presentato per la maggior parte video ed è davvero lodevole il fatto che sia stato l’unico luogo dove era possibile leggere la poetica dell’artista.

Berliner Liste ha dato la possibilità di esporre anche a singoli artisti senza il bisogno- ed il dovere?- di passare attraverso una galleria.

Art Tower si è svelte in uno dei luoghi suggestivi, una vecchia fabbrica, tanto cari a Berlino; poche gallerie, giovani artisti, clima rilassato ed un’installazione lunga un viaggio.

La realtà è che esposte in tutte queste fiere c’erano davvero artisti in gamba, capaci di emozionare, di comunicare, pieni di idee e con stili decisi.

Il bilancio non è in negativo ma è difficile, ripeto, poter apprezzare l’arte in questi frangenti: non sono solo immagini o creazioni da guardare e dimenticare. Le opere d’arte ti entrano dentro, ti cambiano. Si installano.Il resto delle immagini dell’evento le trovate qui.

Photos by Katia

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